Roma, 24 luglio 2014 - In Emilia-Romagna, la Legge Regionale 5/2005 vieta di utilizzare gli animali come premio o omaggio in eventuali manifestazioni o fiere. Eppure, in una fiera paesana a Castiglione dei Pepoli (BO), un maialino avrebbe dovuto essere il premio del vincitore di un gioco, intitolato “Indovina il peso del maiale”.  Il maiale in questione era chiuso in una gabbia, evidentemente stanco e stordito sia dalla musica altissima che da un faro puntato sulla sua piccola prigione.

L’intervento delle Guardie Zoofile Oipa di Bologna ha permesso che il gioco non si svolgesse, facendo sì che si ponesse fine all’utilizzo di quel maialino per banali e inutili fini ludici. La risposta del presidente dell’Associazione che ha organizzato l’evento ha riguardato la "buona fede" degli organizzatori. "Una buona fede - sottolinea l'Oipa di Bologna - che però può essere giustificata solo da una cultura in cui un animale, chiuso in una stretta gabbia e sottoposto alla folla urlante, al chiasso di una fiera e al desiderio di ridicolizzarlo come oggetto da ‘vincere in premio’ non fa effetto. Ci si domanda come si giustifica, a questo punto, il riuscire a guardare la paura e l’angoscia in quegli occhi, perché ciò che è più evidente è che il terrore non ha specie di appartenenza".

Niente gara e niente vincita e fine dello stress per il maialino grazie alle Guardie zoofile dell'Oipa. E la speranza di aver aiutato una riflessione sul rispetto dovuto agli animali.
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