Roma, 30 luglio 2014 - Con un atto di denuncia-querela indirizzato alla Procura della Repubblica di Enna, il capo della Segreteria nazionale del Partito animalista europeo Enrico Rizzi, ha chiesto di procedere all'immediato sequestro giudiziario di Giotto, il cane rinvenuto in fin di vita ed in condizioni sanitarie gravissime dai volontari della Lav di Piazza Armerina (Enna) per le vie del paese.

Dagli accertamenti fatti, l'animale che attualmente lotta tra la vita e la morte accudito dai volontari della Lav, risulta avere regolare microchip inserito nella Regione Calabria dal proprietario, anch'egli calabrese, nonostante l'animale sia stato rinvenuto nel territorio siciliano.

Il povero cane è stato ritrovato lo scorso 2 luglio e fino a ieri il proprietario non aveva provveduto a denunciare la scomparsa. Il capo Segreteria del PAE Enrico Rizzi ha così proceduto tramite il proprio ufficio legale, diretto dall'avvocato Alessio Cugini, a denunciare il proprietario per concorso di reato - "abbandono e maltrattamento di animali ".

In attesa delle ulteriori indagini di competenza delle autorità al fine di citare in giudizio l'uomo indicato dai documenti come proprietario del cane, Rizzi ha chiesto al  Procuratore della Repubblica di Enna, di nominare " custode giudiziario " dell'animale la dottoressa Lorena Sauli, responsabile della Lav di Enna.
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