Roma, 14 agosto 2014 -  Gli uomini della questura di Roma hanno scoperto un'attività clandestina di macellazione all'interno di un terreno agricolo in zona San Paolo, dove era stata predisposta una vera e propria vendita al dettaglio di carne con contestuale macellazione sul posto degli animali scelti dai clienti.

La scoperta risale al pomeriggio di sabato scorso, in via del Ponte Pisano. Gli agenti del commissariato locale, in servizio per il controllo del territorio, si sono insospettiti quando, giunti nei pressi del terreno agricolo, hanno visto due gruppi di persone che, in zone diverse, stavano macellando due capretti. Entrati all'interno dell'area i poliziotti hanno proceduto immediatamente ad identificare i presenti, quattro filippini, un romeno ed un italiano. 

Uno dei presenti, guardiano e addetto alla vendita per conto del titolare, ha riferito agli agenti che giornalmente i clienti interessati si presentano nel terreno e scelgono da soli l'animale da acquistare.  Successivamente lui si occupa dell'abbattimento, solitamente mediante sgozzamento, ed il cliente invece autonomamente procede alla macellazione dello stesso lasciando a terra le viscere dell'animale. Il sangue che fuoriesce dal capretto viene lasciato sul terreno senza alcuna precauzione igienica.

Ogni capretto viene pagato circa 140 euro senza l'emissione di scontrino fiscale. Gli agenti hanno richiesto sul posto l'intervento di personale della asl Rm/d Servizio per la tutela igienico-sanitaria degli alimenti di origine animale, che quando è arrivato sul posto, accertata la grave situazione igienico sanitaria, ha chiesto l'intervento di personale specializzato per la rimozione della carne macellata. Al termine le carcasse e le carni rinvenute sono state sequestrate e destinate alla distruzione. Il titolare dell'azienda invece, italiano di 72 anni, è stato denunciato all'autorità giudiziaria.
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