Roma, 23 agosto 2014  - Il ministro dell'Ambiente, Galletti, non recede e insiste: "Daniza deve essere catturata e rinchiusa in un ambiente protetto perché pericolosa". E cita, a sostegno, pareri scientifici. Di contro, gli animalisti occupano la sede della provincia autonoma di Trento e chiedono sia revocata l'ordinanza che stabilsice la cattura dell'orso. E oggi è prevista la manifestazione con corteo a Pinzolo, dove è avvenuta l'aggressione al cercatore di funghi nel giorno di Ferragosto. Si scaldano gli animi,in Trentino, ma il responsabile dell'Ambiente va per la sua strada  In serata gli occupanti sono stati sgomberati dalla polizia.

"L'ambiente è leva nevralgica per lo sviluppo del Paese, i no non possono azzerare le potenzialità. La scienza deve vincere sull'emotività. Le grandi questioni ambientali vanno affrontate con la scienza, con la ricerca. Non con irrazionalità". Il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, in un'intervista torna a polemizzare con un certo ambientalismo che lo aveva duramente criticato per la storia degli scarichi in mare.  

"Non mi fermo, le norme Ue saranno la regola. Purtroppo c'è un ambientalismo di maniera che semina paure e dice no a priori senza mai ragionare su basi scientifiche. Ma io non ci sto; l'Italia non può essere paralizzata dall'irrazionalità di un certo ambientalismo; se siamo in Europa le regole sono e saranno quelle".

Galletti poi parla dell'orsa bruna Daniza. "Va catturata perché la scienza ci dice che è pericolosa. Ho chiesto di capire e in una relazione tecnica c'è la strategia, c'è quello che dobbiamo fare. Quell'orsa ha un comportamento aggressivo. Sia se è con i piccoli, sia se sta da sola. Può essere un pericolo per le persone e io metto prima l'incolumità della gente e dopo le pressioni di certi ambientalisti e animalisti. Daniza sarà catturata e finirà in Trentino in un'area protetta. E i piccoli sempre dagli studi scientifici - sopravviveranno da soli. È la soluzione migliore ed è quello che faremo", ha concluso il ministro.  

Ma questa posizione non piace e non piace la condotta della provincia autonoma di Trento in tutta la vicenda. Per questo un gruppo di animalisti ha occupato ieri pomeriggio gli uffici della Provincia Autonoma di Trento. Una decina di militanti del Partito animalista europeo, del Fronte animalista e degli Irriducibili toscani sono entrati nell'ufficio dell'assessore provinciale all'Ambiente, Michele Dallapiccola, ed hanno appeso dalla finestra dell'ufficio uno striscione con la scritta 'Daniza libera'.

Con questa azione, hanno detto, si vuole chiedere l'immediato annullamento dell'ordinanza provinciale con cui la Provincia di Trento ha ordinato la cattura dell'orsa responsabile dell'aggressione di un cercatore di funghi. L'assessore Dallapiccola ha precisato che ogni decisione dovrà essere presa dall'intera giunta provinciale, che si riunirà giovedi' prossimo. Gli animalisti hanno però rifiutato ogni dilazione ed hanno detto di essere decisi a continuare l'occupazione fino a che la Provincia non annullerà l'ordinanza. In serata i manifestanti sono stati sgomberati dalla polizia alla quale hanno opposto resistenza passiva. Otto persone sono state denunciate. Oggi il corteo.

A favore di Daniza si schiera anche la Cipra, la Commissione per la Protezione delle Alpi, e definisce l'ordinanza per la cattura dell'animale una "condanna a priori". Secondo Cipra, si tratta di "una decisione prematura priva di fondamento, poiché la problematicita' del comportamento dell'orsa non è stata comprovata". La Commissione per la Protezione delle Alpi si rivolge al presidente della Provincia Autonoma di Trento e ai Ministri dell'Ambiente degli Stati alpini in una lettera aperta in cui chiede di "sospendere la deliberazione sulla cattura dell'esemplare Daniza e di valutare la sua pericolosità per altri soggetti". 

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