Roma, 1 settembre 2014  - Una capra. Daniza ha ucciso e mangiato una capra e tanto basta ad un sindaco trentino per minacciare di farsi giustizia da solo e promettere che, in assenza di misure adeguate, prenderà in mano lui stesso il fucile per fare giustizia di questa creatura che ha solo obbedito alla sua natura di predatore. Non a caso, infatti, il progetto per la reintroduzione degli orsi prevede il ristoro economico degli allevatori che perdono qualche capo ucciso dagli orsi. Poi la regione deve pensare ai fondi per i corrispettivi. Ma no, non è "naturale", secondo questo signore che Daniza sbrani una capra. E' un comportamento anomalo e va punito con la morte.

I fatti. L'orsa Daniza l'altra sera ha sbranato una capra in un'azienda agricola a Bocenago e il sindaco di questo comune, Walter Ferrazza, chiede un "intervento definitivo". "Ritengo assolutamente doveroso da parte mia, a tutela dell'incolumità dei cittadini - scrive in una nota - intervenire direttamente e personalmente alla cattura immediata o, in ultima istanza, all'abbattimento dell'orsa Daniza".

Si tratta dell'orsa che, a Ferragosto, in presenza dei propri cuccioli, aveva ferito un uomo nei boschi, in Trentino. "Per questo - spiega - ho chiesto che venga convocata una riunione urgente del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, insieme al presidente del Parco Adamello Brenta, con lo scopo anche di inserire nel progetto Life Ursus un protocollo di intervento urgente per casi di orsi problematici. Qualora però non si addivenisse in tempi brevissimi alla riunione a definizione della questione, in qualità di sindaco, a norma di legge e in forza della mia autorità, provvederò all'emissione di apposito provvedimento di abbattimento a tutela dell'incolumità dei cittadini, chiedendo se del caso l'assistenza della forza pubblica".

"Nel caso specifico - conclude il sindaco - non c'è da parte mia e dell'amministrazione nessuna forma di accanimento nei confronti dell'orsa. Anzi, consapevoli del grande successo del Progetto Life Ursus che ha reso il Trentino un esempio di virtuosità internazionale, ritenendo che sia la stessa Daniza il problema (e non gli orsi in generale) a causa dei suoi comportamenti anomali e dei continui e precedenti episodi di aggressione e danni da lei provocati, ne consideriamo necessario il contenimento. Solo così il progetto potrà continuare". Di fronte a tali parole i commenti sono superflui ma i sospetti non mancano, anche per quanto riguarda la ricerca di visibilità e immagine. Sulla pelle di Daniza, ovviamente.
Per contatti con la nostra redazione: [email protected]