Roma, 1 settembre 2014 – Non c'è pace per l'orsa Daniza, che, dopo essere stata messa sul banco degli imputati per una presunta aggressione ai danni di un escursionista che ne aveva infastidito i cuccioli, viene ora accusata dal Sindaco di Bocenago (Trento) di avere attaccato e ucciso una capra. Ma il primo cittadino della città trentina non si ferma ai sospetti, peraltro tutti da dimostrare, e arriva a minacciare un suo intervento personale finalizzato alla cattura e addirittura all'uccisione della povera Daniza.

Per questo l'Ente Nazionale Protezione Animali ha diffidato il sindaco di Bocenago preventivando una immediata azione legale qualora l'orsa l'animale e i suoi cuccioli venissero maltrattati o, peggio, uccisi. «Sulla povera orsa, che ricordiamo appartenere a specie particolarmente protetta, si è scatenato un assurdo e inaccettabile battage mediatico; la nostra impressione è che talune persone non riescano proprio a resistere alla pulsione di sfruttare tanto clamore per conquistare la loro "fetta" di visibilità. Pertanto, non ci stupiremmo se nel prossimo futuro a Daniza fosse attribuita anche la responsabilità del dissesto idrogeologico o dei cambiamenti climatici», dichiara l'Ente Nazionale Protezione Animali.

«La verità è che, nonostante i reiterati tentativi di "conquistare" il palcoscenico mediatico con nuove e fantasiose accuse, i termini della questione sono sempre gli stessi: le presunte aggressioni del plantigrado sono dovute non alla pericolosità dell'animale ma a gravi comportamenti omissivi posti in essere da chi non ricovera gli animali da reddito all'interno di ripari o notturni o da chi non rispetta la "privacy" genitoriale di Daniza. Qualunque essere vivente metterebbe in atto strategie di difesa qualora avvertisse una situazione di pericolo per sé e per la propria prole. Non si tratta né di orsi, né di lupi, né di altri animali selvatici; questi si chiamano normali comportamenti propri della specie e istinto di sopravvivenza e sono pertanto comuni a tutte le specie.»

Secondo la Protezione Animali, a fronte di un inesistente "allarme orso", ben più concreto e reale è il rischio che il grande clamore suscitato dalla criminalizzazione di Daniza possa spingere qualche sconsiderato a compiere un gesto estremo, abbattendo mamma orsa o chi per lei. Per questo l'Enpa invita tutti, in particolar modo istituzioni e autorità locali, ad abbassare i toni ed a porre fine alla "caccia alle streghe", favorendo invece un'armoniosa e pacifica convivenza con la fauna selvatica, come per altro dovuto in ragione del progetto di reintroduzione sostenuto con numerosi sostegni economici anche dall'UE. E così come auspicato dalla stragrande maggioranza degli italiani.
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