Roma, 4 settembre 2014  - L'omeopatia è la nuova frontiera dei veterinari: ecosostenibile, senza sperimentazione su animali, cura qualsiasi patologia, anche le emergenze da pronto soccorso, senza gli effetti collaterali dei farmaci allopatici. Tutto a costi ridotti. A lanciare la sfida alla medicina tradizionale è Alda Grossi, omeopata veterinaria tra le più note in Italia e tra gli ospiti di 'QuattroZampeinFiera', il più grande evento italiano dedicato a cani e gatti in programma a Napoli il 20 e 21 settembre alla Mostra d'Oltremare.

"Non ricorro agli antibiotici da oltre dieci anni - ha spiegato Grossi - e posso affermare, dati alla mano, che in ambito chirurgico i pazienti a quattro zampe si riprendono in un terzo del tempo. I cani che cicatrizzano normalmente dopo 12-15 giorni con l'omeopatia risolvono tutto in 4-5 giorni". Numerosi i campi di intervento dell'omeopatia che saranno al centro della conferenza "Mac a Omeopatia per cani" : dalle degenerazioni neurologiche da ictus alle paralisi, dalla rottura dei legami incrociati alla displasia dell'anca fino alla spondiloartrosi e all'intossicamento da metalli pesanti.

Resta, su tutto, un inquietante interrogativo che la normativa italiana non riesce a sciogliere. Ovvero la malasanità animale alla quale non si presta attenzione e che è una vera battaglia per associazioni come l'Arca 2000. I veterinari, al contrario dei medici, non sono tenuti a produrre cartelle cliniche rispetto al loro operato e non rispondono di eventuali danni causati agli animali dalle loro disposizioni. Senza considerare che non hanno obbligo di soccorso. A quando una legge che obblighi i veterinari a soccorre gli animali e a responsabilizzarli nel loro operato come i medici rispetto alle persone? Si chiede l'associazione che si batte da anni contro la malasanità animale.
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