Roma, 18 settembre 2014 - Grazie alla grande mobilitazione di questi giorni, all’indignazione generale dell’opinione pubblica, all’azione dell’Ufficio Legale della LAV e alle tante denunce arrivate negli uffici giudiziari trentini, oggi il Procuratore Capo della Repubblica di Trento ha notificato alla Lav il suo provvedimento con la risposta all’istanza depositata dall’associazione il giorno dell’uccisione di Daniza. Il Procuratore Capo - che ha incontrato stamane l’avvocato Carla Campanaro e la responsabile nazionale Gaia Angelini - assicurando trasparenza e celerità nelle indagini ha disposto il conferimento dell’autopsia all’Unità Forense Veterinaria del Ministero della Salute presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Grosseto “per acclarare con certezza l’eziologia della morte” dell’orsa.

Il Corpo Forestale dello Stato assieme alla forestale provinciale provvede da oggi all’adozione della migliore soluzione possibile per garantire la vita dei cuccioli in natura. Cuccioli che a ieri, scrive il Procuratore, “risultano stare bene”. Viene così estromesso l’Ispra del Ministero dell’Ambiente e il Servizio Foreste della Provincia di Trento, che avevano avallato il primo, ed eseguito il secondo, la fatale ordinanza di cattura di Daniza.

Siamo sulla strada giusta per non far sotterrare con Daniza anche le responsabilità della sua uccisione e per garantire la vita ai due cuccioli che - afferma la LAV - con la decisione di oggi del Procuratore Capo della Repubblica, non sono più solo affare della Provincia di Trento”.  "La decisione di questi ulteriori approfondimenti l'ho presa per garantire l'assoluta chiarezza del fatto e ricostruire in maniera chiara le cause della morte di Daniza", ha detto il procuratore capo il quale ha precisato che al momento non ci sono indagati. Gli esiti degli esami non dovrebbero arrivare prima di tre mesi.
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