Roma, 19 settembre 2014 - In queste ore la rete sta votando per il sondaggio che pone la seguente domanda:  "Cuccioli orsa Daniza, la Procura vuole che restino in Trentino: secondo voi sono al sicuro oppure dovrebbero essere trasferiti a Cortina D'Ampezzo, disponibile ad accoglierli nel suo territorio?" Tre sono le opzioni di risposta 1) Sono più sicuri in Trentino, ho fiducia nelle Istituzioni locali nel Servizio Foreste provinciale e nel Corpo Forestale dello Stato; 2) Sono più sicuri a Cortina D'Ampezzo, non mi fido di chi ha ucciso l'orsa Daniza; 3) E' indifferente. 

"Il caso Daniza è il classico caso all'italiana, una tragedia annunciata che evidenzia il fallimento di tutte le Istituzioni dal governo locale al dicastero dell'Ambiente, al Corpo Forestale dello Stato esautorato dal Servizio Foreste provinciale trentino. Come sempre nessun colpevole, solo uno spiacevole incidente colposo: nessuno pagherà per l'uccisione di Daniza. Una brutta figura dell'Italia che la stampa internazionale non ha mancato di registrare, vedi ad esempio l'articolo de The Times dal titolo Inept rangers kill protected mummy bear. Ma la rabbia è esplosa quando si è saputo che il vero ed unico motivo dell'ordinanza voluta dal presidente Rossi è l'ampliamento delle aree sciistiche. Mamma orsa  è stata uccis a per il business  e non per la sicurezza e l'incolumità pubblica - dichiara il presidente del Partito animalista europeo, Stefano Fuccelli.

E prosegue: "Ed ora si vorrebbero lasciare i due cuccioli nelle mani degli stessi soggetti? Preso atto dell'incapacità accertata, per colpa o per dolo,  dei nostri governati chiediamo ai cittadini italiani di esprimersi in merito al destino dei due cuccioli. Qualora decidessero per il trasferimento a Cortina, il presidente della Provincia autonoma di Trento dovrà consegnarli al comune veneto spontaneamente, in caso contrario organizzeremo delle manifestazioni  ad hoc, con o senza l'autorizzazione del Questore. La sovranità appartiene al popolo", conclude Fuccelli.

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