Varese, 20 settembre 2014 - Stanca di tante notti insonni per via del continuo abbaiare dei cani del vicinato, una donna cinquantenne di Varese aveva deciso di metterli a tacere con un succulento boccone avvelenato: polpette. Scoperta è stata denunciata.

Tutto inizia quando all'inizio della settimana, destatosi presto come ogni mattina per andare a lavorare, il proprietario di uno dei cani trova il suo pastore tedesco sdraiato a terra, quasi privo di vita e decide di portarlo immediatamente dal veterinario che constata senza ombra di dubbio la causa del malessere: l'animale ha ingerito del veleno. A ulteriore riscontro, il padrone di casa trova delle polpette che potrebbero essere avvelenate. Il cane viene ricoverato in clinica veterinaria e salvato.

L'uomo si rivolge ai Carabinieri della Stazione di Varese per denunciare l'accaduto. Senza perder tempo, la notte successiva, nello stesso cortile, vengono posizionate delle telecamere nascoste. Così i Carabinieri possono vedere una donna che lancia qualcosa al di là della recinzione dove il cane nel frattempo era tornato. Un maresciallo dei Carabinieri decide di intervenire immediatamente per evitare che il cane possa mangiare il cibo avvelenato. Le polpette vengono analizzate e il riscontro è quasi immediato: topicida.

Non resta che individuare l'autrice del gesto attraverso i fotogrammi: una distinta donna di 50 anni che abita nello stesso condominio. Nel corso della perquisizione domiciliare sono stati trovati in suo possesso il veleno e sequestrati gli abiti che indossava la notte prima. Grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri di Varese ed all'attenzione del Pubblico Ministero Sara Arduini - che ha coordinato le indagini - molto sensibile a tutti i reati perpetrati nei confronti degli animali, è stato possibile evitare la morte dei cani. La donna, denunciata per tentata uccisione di animali, una volta scoperta, rammaricata, si è giustificata dicendo che non voleva ucciderli ma solo metterli a tacere per qualche ora e poter riposare.
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