Roma, 21 settembre 2014 – Secondo il rapporto Italia 2014 dell'Eurispes vegani e vegetariani rappresentano il 7,1% della popolazione italiana (pari a circa 4,3 milioni di persone). Ma c'è chi, come il ministro Boschi, ignora il particolare e si lamenta di non trovare abbastanza carne di cavallo nei negozi di Roma.

Il dato, in aumento dell'1,1% sul 2013, evidenzia un fatto incontrovertibile: negli ultimi anni il numero degli italiani che hanno detto addio alla bistecca è aumentato in maniera vertiginosa, con una tendenza che sembra destinata a consolidarsi anche nel prossimo futuro. Conferme in tal senso arrivano anche dal mondo della (grande) distribuzione con i punti vendita che hanno iniziato a dedicare spazio anche ai prodotti vegan.

Così l'Enpa in occasione della “Settimana Mondiale per l'Abolizione della Carne”, che ha preso il via ieri, sabato 20 settembre. «Il successo delle diete “veg” è un fenomeno molto complesso – spiega la presidente nazionale dell'Enpa, Carla Rocchi -. Ci sono, prioritarie, motivazioni etiche legate al rifiuto di contribuire alle sofferenze ed alla morte di miliardi di animali. Ma ci sono anche gli aspetti relativi alla sostenibilità ambientale e alla tutela della nostra salute.» Infatti, nonostante martellanti campagne pubblicitarie presentino il consumo di carne come indispensabile per adulti e bambini, i dati dicono ben altro.

Un recente studio pubblicato sul "British Journal of Cancer" dimostra ad esempio che i vegetariani e vegani hanno minore probabilità di manifestare patologie tumorali di chi si nutre di proteine animali. In particolare, i vegetariani hanno il 45% di possibilità in meno di manifestare leucemie ed altre patologie tumorali del sangue e il 12% di possibilità in meno di manifestare patologie tumorali, e fino al 97% in meno di patologie cardiovascolari. Sull'ambiente, l'industria della carne ha un impetto non meno devastante. Il 26% del Pianeta è "invaso" dagli allevamenti animali che ogni anno producono oltre 1500 miliardi di tonnellate di deiezioni che sono la causa dell'emissione del 18% dei gas serra. La zootecnia inoltre impiega oltre il 70% dei terreni agricoli ed è responsabile della distruzione della biodiversità.

«Insomma – aggiunge Rocchi – le diete “veg” rappresentano la conditio sine qua non per garantire un futuro al pianeta e a tutte le creature che lo abitano, uomini compresi. In questo senso, la crescita di vegetariani e vegani dimostra che le persone lo stanno capendo, malgrado l'opera di disinformazione compiuta da alcuni portatori di interesse.»

Eppure nonostante tutto questo e «in piena settimana contro il consumo di carne la ministra Boschi, in visita a Zagarolo (Roma), non solo assaggia la locale specialità a base di carne di cavallo, ma esprime il proprio rammarico perché "a Roma - sono parole sue - si fa fatica a trovare il cavallo". Tanta insensibilità la dice lunga sulla sconnessione tra chi ci governa e i cittadini così infelicemente amministrati», rileva l'Enpa commentando le inaccettabili parole pronunciate dalla ministra.

«Nessun rispetto per il 7 per cento degli italiani che sono vegetariani o vegani. Nessun rispetto per chi, e sono molti di più, vorrebbe vedere la fine della macellazione dei cavalli, considerandoli per quello che sono, e cioè animali da compagnia – prosegue l'Enpa - .E ' per questo che dalle nostre città sono per fortuna pressoché scomparse le macellerie equine. Per mancanza di richiesta, che corrisponde ad una sempre maggiore presa di coscienza dei cittadini, ma evidentemente non di chi ci governa. Ci auguriamo che la Ministra Boschi faccia sempre più fatica "a trovare il cavallo" e magari anche a trovare il consenso.»
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