Roma, 21 settembre 2014 -"Una scelta di civiltà: ribaltare la prospettiva generalmente adottata, cioè specificare che il libero accesso ai luoghi pubblici o aperti al pubblico con animali al seguito rappresenta la regola generale". Questo è il senso della proposta di legge a sua firma (AC 451) che l'on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell'Ambiente, ha illustrato oggi al parco Forlanini di Milano, nell'ambito del 24.o Raduno Cani Simpatia organizzato dalle associazioni Diamoci La Zampa e Gaia Animali & Ambiente.

"Secondo il rapporto Eurispes 2014 – premette la parlamentare di Fi - circa 4 italiani su 10 convivono con un animale domestico, soprattutto cani e gatti. I cani registrati all'anagrafe sono più di 7 milioni. Per i gatti non abbiamo cifre ufficiali ma parliamo comunque di numeri molto consistenti. E' tempo di superare d'un balzo i divieti – alcuni privi di qualsiasi logica – che ancora impediscono alle persone con un animale al seguito di accedere ai mezzi di trasporto pubblico o alla maggior parte dei luoghi pubblici o aperti al pubblico, insomma, di "vivere" liberamente con accanto il proprio amico a quattro zampe. Il tutto è complicato dal fatto che la materia non è oggi regolata secondo un principio guida uniforme, ma per lo più demandata alla decisione delle autorità locali. Abbiamo risposto con successo a questa domanda di mobilità con la rivoluzione operata sui treni, dove da più di due anni, grazie all'accordo fra le Ferrovie dello Stato e la Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente, è possibile viaggiare anche con cani di grossa e media taglia. Tra giugno ed agosto le vendite di questi biglietti, da parte di Trenitalia, sono aumentate del 10 per cento: abbiamo vinto una battaglia decennale dei movimenti animalisti e considero questo risultato un bel regalo per milioni di italiani".

"Il mio testo – prosegue l'on. Brambilla - interpreta un nuovo e diffuso sentimento di rispetto nei confronti degli animali e mira a promuovere un cambiamento epocale, per tutti coloro che convivono con amici a quattrozampe e li considerano ormai come membri della famiglia. Finalmente l'Italia è pronta. Mettiamoci al passo con i tempi, è arrivato il momento di far cadere divieti insensati o anacronistici. Il caso tipico a cui penso è quello degli esercizi pubblici. Oggi, a seconda dei regolamenti comunali, l'esercente può appendere il fatidico cartello "Io non posso entrare". Con la mia impostazione, potrà farlo solo in presenza di concrete e inderogabili esigenze di tutela igienico-sanitaria o comunque sulla base di criteri esplicitamente indicati dalla legge. Già ora gli italiani – ricorda l'ex ministro – devono sapere che, a parte i luoghi dove vengono preparati o immagazzinati gli alimenti, nessuna legge vieta l'ingresso in un bar o in un ristorante con un animale al seguito. Anzi, il "Manuale di corretta prassi operativa" per la ristorazione, la gastronomia, la gelateria e la pasticceria, diffuso l'anno scorso dalla Fipe, certifica che, nei limiti suddetti, l'accesso dei cani con guinzaglio e museruola è permesso".

"Per quanto riguarda le spiagge – conclude l'on Brambilla - la richiesta è che vi siano sempre dei tratti di litorale riservati agli utenti con animali da compagnia. Negli ultimi anni alcune amministrazioni regionali hanno legiferato positivamente sul tema dell'accessibilità, penso al Friuli-Venezia Giulia, all'Abruzzo e al Veneto. Ma non ci possono essere disparità tra i cittadini di Regioni diverse. Ci vuole una legge nazionale per dare a tutti i proprietari di animali la libertà di movimento a cui hanno diritto"

Il testo traduce in forma di proposta di legge i contenuti di due accordi firmati dall'on. Brambilla – prima in qualità di ministro del Turismo, poi come portavoce della Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente – con l'Associazione Nazionale Comuni Italiani per predisporre due ordinanze-tipo che sono state recepite da molte amministrazioni comunali: la prima riguarda i Comuni costieri e l'individuazione di tratti di spiagge riservati ad utenti con animali al seguito, la seconda riguarda tutti i Comuni e liberalizza l'accesso dei cittadini accompagnati da animali domestici negli uffici pubblici, nei pubblici esercizi e sui mezzi di trasporto pubblico.

La proposta è AC 451, d'iniziativa dell'on. Michela Vittoria Brambilla: "Introduzione dell'articolo 2-bis della legge 14 agosto 1991, n. 281, e altre disposizioni per garantire il libero accesso degli animali domestici sui mezzi di trasporto e nei luoghi pubblici e privati". La proposta di legge AC 451 consta di due articoli. Il primo stabilisce, introducendo un nuovo articolo nella legge 281/1991 "Legge quadro in materia di animali d'affezione e di prevenzione del randagismo", che "le strutture ricettive, i locali e gli esercizi pubblici, nonché i luoghi aperti al pubblico, gli uffici pubblici, i servizi di trasporto pubblico e privato non possono vietare l'ingresso agli animali da compagnia", se non nei casi in cui il divieto è necessario per tutelare la salute pubblica. Il testo, a tal proposito, si richiama a quanto disposto dal DPR 8 febbraio 1954, n. 320 "Regolamento di polizia veterinaria". Sono fatte salve, ovviamente, le norme vigenti sui cani guida delle categorie protette. Il secondo articolo dispone che le Regioni, i Comuni e le Capitanerie di porto identifichino "i tratti delle spiagge demaniali ove sia consentito l'accesso dei cani al seguito dei proprietari, stabilendone i limiti e le modalità".
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