Roma, 23 settembre 2014 - Azione dimostrativa la scorsa notte in Trentino da parte di Centopercentoanimalisti per protestare contro la morte dell'orsa Daniza. Militanti del gruppo hanno affisso una gran numero di locandine adesive con le immagini di Daniza con i suoi cuccioli, del presidente della Provincia di Trento Ugo Rossi, del sindaco di Pinzolo e del cercatore di funghi di aggredito da Daniza.

In questo modo, riporta una nota di Centopercentoanimalisti, è stato "inaugurato il boicottaggio del  Trentino". "Tappezzati moltissimi luoghi del Trentino compresa Trento e Lavis (paese dove abita Rossi), molte zone tristemente famose alla cronaca nazionale della val Rendena, le funivie, la piazza del municipio e altri punti di Pinzolo, la sede del parco, la base logistica degli amici di “Carnera” la pizzeria Rustik a Caderzone, Madonna di Campiglio. Colpite anche tre delle più note e prestigiose aziende orgoglio del Trentino", continua il comunicato dell'associazione.

"Prima del nostro blitz nelle scuole di Trento eravamo speranzosi. Il giorno dopo, è arrivata  la notizia della morte di Daniza. Ormai non si può più tornare indietro, oltre alla vergognosa esecuzione di mamma Orsa  mascherata come un errore del veterinario, la vita dei cuccioli è segnata. O verranno recuperati e finiranno negli zoo camuffati come oasi naturalistiche (per la gioia delle SPA animalare) per passare il resto dei loro giorni in cattività, o moriranno di stenti nel bosco. Per quel che ci riguarda ci sono dei responsabili che giustamente sono stati messi alla gogna mediatica, uno su tutti, il presidente della provincia di Trento Ugo Rossi", sottolinea Centopercentoanimalisti.

"Precisiamo - avverte il gruppo - che noi agiamo sempre e comunque da soli prendendoci la responsabilità delle nostre azioni, magari borderline, ma niente di più. Ciononostante, ci firmiamo  sempre e comunque. Centopercentoanimalisti da questa notte, dopo aver fatto sfogare per settimane gli animalisti inventati dell’ultima ora, ha ufficialmente dichiarato “vita dura” ai responsabili della fine di Daniza e della condanna a morte o alla schiavitù dei suoi cuccioli. Le nostre azioni di “disturbo” continueranno. Ugo Rossi deve dare le dimissioni. Consolazione magra, ma riteniamo sia l'unica via perseguibile per rendere giustizia, almeno in parte, a mamma Orsa e ai suoi piccolini". 

"Con l’azione della notte scorsa - conclude la nota di Centopercentoanimalisti - abbiamo dimostrato con mezzi legittimi, che Centopercentoanimalisti può arrivare in qualsiasi luogo o piazza senza problemi. Il Trentino, lo ribadiamo ancora una volta, è una terra splendida e singolare per la sua natura, il presidente della provincia di Trento Ugo Rossi, ha infangato con le sue scelte sciagurate l’immagine di un'intera Regione, gli abitanti e non, colgano al volo il nostro segnale".
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