Maputo, 24 settembre 2014 - Il massacro in Mozambico di rinoceronti ed elefanti "è un crimine organizzato". Lo ha affermato l'ambasciatore Usa Douglas Griffiths facendo riferimento all'ondata di uccisioni degli animali nel Paese da parte dei cacciatori di frodo. Il bracconaggio è stato il tema di un seminario organizzato nella nazione dell'Africa del Sud e promosso dall'Ufficio del Procuratore generale e dal governo di Maputo. "Molte persone mi hanno messo in allerta sul traffico di denaro e di armi nell'area del Limpopo National Park.

Lo scorso anno una guardia del Parco è stata uccisa in un attacco fallito nell'area. I killer sono conosciuti anche se si sono dati alla macchia. Molti di loro si sono comprati macchine e edifici di lusso". Secondo Carlos Lopes Pereira, della Wildlife Conservation Society l'impatto della perdita di circa 1000 elefanti l'anno rappresenta un ammanco di 9 milioni di dollari nella casse dello Stato, nonché una perdita in termini di Pil per il Paese pari a 15 milioni di dollari. Secondo le ultime stime solo nella prima metà di settembre sono stati uccisi nel Niassa National Park 23 elefanti. In Mozambico la popolazione degli elefanti è stimata intorno ai 22.000, il 70% dei quali sono concentrati proprio nell riserva di Niassa e nel distretto di Magoe a nord del Paese.
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