Roma, 26 gennaio 2014 - Gran successo ieri sera per la sfilata d'alta moda di Raffaella Curiel a Santo Spirito in Sassia con tanti ospiti dal mondo della politica, dello spettacolo e della diplomazia e un'ospite d'onore molto affezionata alla maison milanese come Donna Clio Napolitano che ha molto applaudito i 52 modelli creati da Lella Curiel che per gli accessori può contare sull'energia e la freschezza creativa della figlia Gigliola.

Ed eccole mamma e figlia nel gran finale arrivare in passerella insieme alle bambine di Gigliola, le piccole Vittoria e Ortensia che hanno donato un mazzo di rose alla nostra first lady. Commozione e tanti applausi per Raffaella Curiel, stilista amata e ammirata per il coraggio di portare avanti il magico lavoro d'atelier secondo gli insegnamenti della celebre mamma Gigliola Curiel che ha vestito l'Italia del dopoguerra con tanta eleganza. "La mia sposa è molto fresca e molto pura, basta con quelle che vanno all'altare con le spalle nude", dice Lella davanti a una nuvola di organza candida e pudica che fa sembrare la modella delicata come una Madonna del Rinascimento.

"In Italia il nostro mercato della couture è fermo, la gente è spaventata e si sente penalizzata - racconta Lella - all'estero invece le cose vanno molto bene, io organizzo sempre dei minishow a Londra e a New York che hanno molto successo. E poi ci sono le elegantissime signore libanesi e le nuove clienti russe che sono già molto informate ed esigenti sull'alta moda e la preferiscono al caro prêt-à-porter delle griffe". In passerella per Curiel Couture una ventata di bellezza orientale, con le modelle in abiti vietnamiti, cambogiani, malesiani, come antiche principesse del Siam appena uscite da un templio. Tessuti antichi dal Laos in parchwork con quelle moderni stampati su disegni eslusivi per l'atelier milanese, alcuni ricami originali di Fortuny degli anni Venti intarsiati in abiti da sera assai raffinati, un giardino di viole del pensiero e di rose per il cocktail che si esalta coi soprabiti di tulle stampati come l'abito e leggeri come ali di farfalle. Curiel sulla Via della Seta, con la magia delle giade e degli orecchini a lantena cinese di un maestro orafo come Gerardo Sacco. E una bella lezione di haute couture e di vera cultura della sartorialità italiana qui ad AltaRoma.