{{IMG_SX}}Bogotà, 6 gennaio 2008  - Nell'iperfrenetica società moderna la pigrizia è vista con accezione decisamente negativa, in Colombia c'è invece chi ha pensato di dedicarle un museo. A Bogotà è stato inaugurato il museo della pigrizia, un'autentica manna per gli scansafatiche incalliti e gli amanti dell'ozio. Divani posizionati di fronte a grandi televisori, amache e letti: nella capitale del Paese sudamericano c'è tutto quanto può essere associato a evitare di lavorare.

 


L'idea è quella di far riflettere le persone, durante le vacanze, sulla sua pigrizia e i suoi opposti e raggiungere con ogni probabilità una soluzione equilibrata. Attenzione a essere eccessivamente pigri, però: il museo chiuderà infatti tra una settimana.

 

Il corrispondente della Bbc in Colombia, Jeremy McDermott, ha raccontato che il museo più recente di Bogotà - sponsorizzato dal comune - è super affollato e potrebbe rappresentare l'ideale soluzione per chi è stressato da traffico, inquinamento, ritmo frenetico della vita e tensioni sul posto di lavoro.

 

"Pensiamo sempre alla pigrizia come a una nemica del lavoro", ha spiegato Marcela Arrieta, curatrice del museo, "Abbiamo così voluto esplorarla e far riflettere le persone sulle questioni sociali che comporta schiacciare un pisolino, essere disoccupato o avvertire che forse stiamo sprecando tempo. Volevamo insomma interrogarci su tutto questo".