{{IMG_SX}}Roma, 14 giugno 2007 -  "La soluzione noi l'abbiamo già proposta ed è quella che ci chiedono i cittadini, che avete sentito anche voi, quando dicono in coro: 'elezioni, elezioni, elezioni'", scandisce Silvio Berlusconi arrivando all'assemblea di Confartigianato.


"Ribadiremo questa posizione - aggiunge - consapevoli che il presidente della Repubblica non può sciogliere le Camere se esiste una maggioranza o una parvenza di maggioranza come questa".

 

 "Io mi aspetto che il presidente della repubblica Napolitano decida quali interventi fare, interventi che sono nella sua possibilità anche per reagire a quanto successo dopo che al suo appello al dialogo questa maggioranza ha risposto con prepotenza e arroganza come nei casi Rai e Speciale", insiste il deader dell'opposizione.

"E' doveroso da parte nostra rappresentare al presidente della Repubblica la situazione italiana come noi la intendiamo, come la percepiscono tutti quegli italiani che chiedono elezioni".

 

PRODI HA PAURA

"Temo che il presidente del Consiglio, Romano Prodi, non sia venuto qui per non incontrare una nuova contestazione", ha detto poi l'ex premier a margine dell'assemblea di Confartigianato. "Qui - ha aggiunto - c'è l'Italia che lavora, contro la quale la maggioranza si sta scagliando in mille modi".

 
Il Governo Prodi secondo Berlusconi, "considera gli artigiani come degli imprenditori, come della borghesia da colpire e li attacca alla stregua di nemici politici".
Contro di loro, dice il presidente di Forza Italia, "usano la teoria che risponde a precisi dettami ideologici, di usare la leva fiscale perentoriamente e obbligatoriamente nei confronti dei nemici politici".