{{IMG_SX}}Roma, 31 luglio 2007 - Furio Colombo ritira la sua candidatura alla segreteria del Partito Democratico. Il senatore dell'Ulivo lo annuncia con un lettera all'Unita' e all'ufficio tecnico del Partito Democratico.

 

"Nel vostro comunicato di oggi- scrive il senatore - mi annunciate di avere accolto 'con riserva' le firme della mia candidatura in quanto molte di esse appaiono in moduli inviati via fax, dunque fotocopiati. E mi chiedete 'entro 48 ore' gli originali. Mi rendo conto che la vostra richiesta e' legittima in base alle antiche regole burocratiche che questa vostra segreteria si e' data, scegliendo di ignorare un'altra Italia dell'Ulivo, quella delle autocertificazioni introdotte nella vita italiana dalle leggi Bassanini".

 

Comunque in base a quelle regole, scrive ancora Colombo, "nel mio caso, a differenza degli inspiegabili casi Pannella e Di Pietro (esclusi per ragioni politiche da una segreteria tecnica) avete ragione. Nonostante cio' non potro' adempiere all'impegno che mi avete assegnato per le stesse ragioni che mi hanno costretto ad accettare fax da sostenitori generosi e amichevoli che pero' non potevano consegnarmi i moduli di persona. La ragione e' che non sono in condizioni, come e' noto, di allontanarmi dal Senato".

 

Nella lettera si legge ancora che "in questi giorni d'agosto in cui del resto sarebbe arduo rintracciare in varie citta' italiane gli originali dei miei fax. E non avendo strutture nazionali o partitiche cui fare riferimento o da cui farmi rappresentare, continuo nel mio impegno che chiede presenza. E rinuncio alla candidatura".