{{IMG_SX}}Roma, 6 settembre 2007 - E' ormai polemica per le affermazioni di Beppe Grillo sul suo sito che colpiscono Mastella. "Mi accusa di cio' di cui mi ringrazia Benigni'', vale a dire ''il sentimento di pieta' dell'indulto'' e lo fa ''in maniera gretta, meschina, con campagne populiste che ignorano ogni aspetto costituzionale''.



Il ministro della Giustizia, Clemente Mastella, replica cosi', attraverso il suo blog, alle accuse che gli sono state mosse dall'attore genovese che, a proposito dell'omicidio dei due coniugi uccisi nel Trevigiano, ha pubblicato sul suo sito internet la foto segnaletica del guardasigilli a fianco a quella dei due dei tre fermati per il delitto.


Secondo Mastella, Beppe Grillo ''non sa o finge di non sapere, cosa ancor piu' grave, che il provvedimento e' stato votato, come deve essere, da due terzi del parlamento''. E ancora: ''Non sa o finge di non sapere, cosa ancor piu' grave, che non e' l'indulto che fa delinquere un delinquente. Non sa, ma e' bene che sappia, che lo sciacallaggio qualunquista delle sue invettive non mi tange. Mi sfiora, si'. Ma e' un vento che lo porta, in pratica, a stare dalla parte di chi ha approvato la crocifissione di Gesu'. Io sto dall'altra parte''.


Uno degli arrestati per l'omicidio dei coniugi nel trevigiano era uscito dal carcere grazie all'indulto. Beppe Grillo si e' detto pronto a mettere a disposizione i propri legali per i familiari delle due vittime e e' tornato ad attaccare il ministro Mastella, ritenendolo ''responsabile dell'indulto che gli italiani non volevano''.


Il Guardasigilli, attraverso il suo blog, gli ribatte citando le parole spese dall'attore Roberto Benigni, nel corso del suo spettacolo alla Festa dell'Udeur di Telese, a favore della misura di clemenza votata.