{{IMG_SX}}Roma, 25 ottobre 2007- Interventi di Luigi De Magistris e Clementina Forleo alla puntata di Annozero, condotta da Michele Santoro.

 

DE MAGISTRIS

Le minacce ricevute dal ministro della Giustizia, Clemente Mastella, sono un "fatto inquietante" perchè dimostrano "che ci sono una o più persone che rimestano nel torbido". A dirlo il pm di Catanzaro Luigi De Magistris nel corso di Annozero. Il magistrato, che indaga su Mastella nel quadro dell'inchiesta Why Not ha poi affermato di "non essere nemico di Mastella e di portare il massimo del rispetto nei confronti di tutti i ministri, perchè - ha detto - ho la Costituzione nel sangue". Poi, De Magistris ha invitato tutti, soprattutto i mass media, a "non fare il tifo per il pm o l'indagato, qui - ha concluso De Magistris - discutiamo di temi delicati".

 

"Chiedo al Csm di sapere se ci sono le condizioni per esercitare questo lavoro in Calabria". Lo dice il magistrato di Catanzaro Luigi De Magistris nel corso di Annozero. "Io - afferma il pm - voglio rimanere in Calabria e continuare a lavorare qui, come ho fatto in tutto questo tempo, di giorno e di notte. E' un diritto, il mio, ma soprattutto - conclude - un dovere chiederlo".

 

"Non vivo la sindrome dell'accerchiamento, ma certo registro una certa mortificazione, che è molto rilevante per un magistrato che nel giro di 7-8 mesi si è visto sottratto indagini importanti". De Magistris, per fare un esempio di quanto gli sta accadendo, ha detto "è come se ad un architetto che ha contribuito sin dall'inizio alla costruzione e alla messa a punto di una casa, alla fine gli togliessero ogni ruolo. Ma alla fine quando ti sottraggono le indagini, questo ti ferisce". 

 

FORLEO

Dopo "il proiettile ricevuto" la scorsa settimana "ieri ho passato tutta la giornata a riferire inquietanti circostanze delle quali sono stata vittima, dei tentativi di discredito messi in atto nei miei confronti da parte di soggetti istituzionali, colleghi non appartenenti al mio ufficio e forze dell'ordine: li ho regolarmente denunciati ma non posso niente di più per motivi di sicurezza". E' l'annuncio fatto dal Gip di Milano Clementina Forleo questa sera ad Annozero. Forleo ha parlato di "colleghi e persone appartenenti alle forze dell'ordine", contro cui, ha detto Forleo, "ho fatto denuncia".

 

"Se si toccano i fili della corrente, quelli dei pali della luce, si muore. Per questo dicono che i giudici forti è meglio per tutti che stiano a casa, che stiano zitti, che siano sobri, che scrivano sentenze. E questo provoca in me molta amarezza". Così il Gip di Milano Clementina Forleo, Gip di Milano, questa sera ad Annozero.