{{IMG_SX}}Roma, 18 gennaio 2008 - I sindacati vanno giù a muso duro: sui salari il governo faccia una svolta seria o sarà sciopero generale. Le decisioni devono arrivare entro gennaio, se saranno fumose sarà un 'febbraio caldo':  "Si va verso lo sciopero generale tra il 15 e il 20 febbraio".

 

I sindacati, si legge nel documento conclusivo approvato a 'stragrande maggioranza' a conclusione dei direttivi unitari riunitisi oggi, chiedono "uno scatto di iniziativa politica e sociale" a partire dal Governo sul fronte dei salari.

 

BONANNI: PROTESTE TRA 15 E 20

"Stabiliremo un tempo limite per una mobilitazione a carattere generale tra il 15 e il 20, probabilmente il 15 - spiega  Bonanni - e daremo mandato alle tre segreterie" per procedere. So che ieri il ministro del Lavoro Damiano e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Letta - ha proseguito Bonanni - si sono incontrati per stabilire il calendario degli incontri, per non generare confusione".


Bonanni fa presente che "sono diversi giorni che stiamo rassicurando le persone su un patto nuovo sulla politica dei redditi e delle pensioni" e "siccome non siamo disposti ad assecondare il teatrino solito che abbiamo avuto, allora si dica sì al sì e no al no".


EPIFANI: RISPOSTE IN TEMPI BREVI

Se il Governo non darà risposte in tempi brevi non ci sarà altra strada che uno sciopero a metà febbraio.
Lo ha precisato, arrivando agli esecutivi di Cgil, Cisl e Uil, il segretario generale del sindacato di corso Italia, Guglielmo Epifani. "Non possiamo aspettare tempi lunghi - ha detto Epifani - con una parte del Paese che vive ogni giorno la propria situazione di sofferenza. Bisogna cominciare a dare delle risposte con interventi di carattere fiscale per lavoratori e pensionati".


Perché "se non ci saranno risposte - ha sottolineato - ci sarà una giornata di mobilitazione per metà febbraio, le cui modalità saranno decise a seconda della risposta" che arriverà dall'esecutivo.  Epifani ha sottolineato le condizioni difficili di lavoratori e pensionati: "Poniamo con serietà il bisogno di dare risposte anche di fronte a una situazione politica difficile. Non passa giorno - ha ricordato il segretario della Cgil - che non ci si ricordi della situazione sui redditi e se tutti se ne accorgono vuol dire che i sindacati hanno ragione".

 

ANGELETTI: SVOLTA ENTRO GENNAIO

 "Entro gennaio vogliamo avere risposte serie da parte del governo. Se le risposte dovessero essere fumose è ovvio che dobbiamo dichiarare sciopero generale il 15 febbraio". Lo assicura anche il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, a margine degli esecutivi unitari di Cgil, Cisl e Uil, rispondendo a una domanda sull'attuale fase del confronto sulla vertenza salari.

 

IL MINISTRO FERRERO: LA LOTTA SUI SALARI E' UN BENE

Dall'esecutivo per il momento è arrivata la risposta del ministro della Solidarietà sociale, Paolo Ferrero, secondo cui "se il sindacato fa seriamente una lotta sui salari nei confronti dei datori di lavoro e dello Stato è solamente un bene". "Siamo al governo per tentare di fare il meglio possibile - ha aggiunto -. La parola d'ordine 'disturbare il manovratorè è l' unica buona che c'è".