{{IMG_SX}}Roma, 26 gennaio 2008 - Il presidente della Regione siciliana, Salvatore Cuffaro, ha presentato questa mattina all'Ars le sue dimissioni irrevocabili dalla carica. "Sarebbe risultato insopportabile alla mia coscienza - ha detto il governatore - l'idea di poter costituire con la scelta di rimanere in carica un fattore di divisione e contrapposizione sociale". Il governatore, poco prima di entrare in aula, aveva resistito al pressing della Cdl che aveva tentato di convincerlo a restare alla guida della Regione. "C'è una verità giudiziale e una verità sostanziale - ha sostenuto Cuffaro - e io rispetterò la prima, ma mi batterò per l'affermazione della verità sostanziale a difesa della mia vita pubblica e privata".

 

Il presidente dell'assemblea regionale, Gianfranco Micciché ha sciolto oggi l'assemblea regionale. E' avvenuto al termine dell'intervento del presidente della Regione siciliana, Salvatore Cuffaro, che ha annunciato le sue irrevocabili dimissioni. Il presidente dell'Ars, Micciché, ricordando le norme statutarie ha sottolineato che le elezioni anticipate dovranno avvenire entro novanta giorni. La data del voto potrebbe essere quella del 20 aprile. L'assemblea regionale siciliana e il governo regionale resteranno in carica comunque per il disbrigo degli affari correnti fino all'elezione del nuovo presidente della Regione e della nuova assemblea.

 

Rita Borsellino dà la sua disponibilità al centrosinitra a ricandidarsi alla presidenza della Regione Siciliana dopo le dimissioni del governatore Cuffaro che considera "un atto dovuto nei confronti della Sicilia e dei siciliani". La leader dell'opposizione, battuta proprio da Cuffaro nell'elezioni regionali del 2006, afferma: "Sono disponibile a ricandidarmi per un principio di responsabilità. Ognuno deve fare la sua parte", e ricorda che "i siciliani chiedono una politica lontana da clientele e favori".

 

"Mercoledì mattina il presidente Cuffaro mi ha comunicato la sua volontà di dimettersi: ne ho preso atto con un profondo apprezzamento per il suo senso delle istituzioni e per il suo amore per la Sicilia". Lo afferma in una nota il leader Udc, Pier Ferdinando Casini, commentando le dimissioni del governatore della Regione Sicilia, Salvatore Cuffaro. "In questi giorni - prosegue - dopo aver ottenuto la fiducia e aver portato a compimento l'approvazione del bilancio, è stato impegnato a fronteggiare migliaia di pressioni che lo volevano spingere a rimanere. Ancor più apprezzabile è, pertanto, la sua serietà: la polemica mafia-antimafia non si può fare sulla pelle di Cuffaro e dell'Udc anche da parte di chi, in questi giorni, ha avuto un po' troppe amnesie. Sono certo che tra qualche mese, quando Cuffaro sarà assolto da tutte le accuse, tanti sciacalli di queste ore saranno in prima fila a chiedergli scusa".