{{IMG_SX}}Roma, 7 febbraio 2008 - La scelta del Pd di correre da solo alle elezioni politiche è premiata nei sondaggi, perché, dati alla mano, consentirebbe al partito di pescare nella 'zona grigia' degli indecisi, tra i moderati della Cdl e di ottenere anche il 'voto utile' degli elettori della sinistra radicale.

È l'analisi di Nando Pagnoncelli dell'istituto Ipsos ricevuto questa mattina al loft di Santa Anastasia da Walter Veltroni. "I sondaggi - osserva Pagnoncelli lasciando il loft - confortano Berlusconi perchè è in vantaggio, ma anche Veltroni nella scelta di andare da soli".


Il Pd in solitario infatti "riscuote l'attenzione degli elettori e abbatte il muro tra i due schieramenti. E' un partito nuovo - osserva Pagnoncelli -, moderato, giovane che rompe quel vecchio equilibrio e può muovere di più i flussi elettorali". Le rilevazioni di Pagnoncelli dimostrano che presentandosi da solo, il Pd "pesca in quella 'zona grigia', quella degli indecisi e degli insoddisfatti che sono ben un terzo del corpo elettorale e, a differenza del 2006, si tratta per lo più di elettori del centrosinistra". Inoltre, "in questo modo scatta il 'voto utile' e strategico degli elettori di sinistra e su questo abbiamo indicazioni", sottolinea Pagnoncelli.


Non solo: "Il Pd pesca anche tra i moderati del centrodestra perché è una cosa nuova che non si presentà più come un partito antiberlusconiano, che è un collante importante ma un po' spuntato". Tuttavia, precisa il sondaggista sorridendo, "detto questo, non so come andrà a finire: in fondo ricordiamo tutti le elezioni del 2001 e quelle del 2006".


Quanto ai temi destinati a suscitare maggiore attenzione nel corso della campagna elettorale, Pagnoncelli non ha dubbi: per gli italiani al primo posto c'è "occupazione" e "tenore di vita", seguono "sicurezza e tasse".

 

IL SUMMIT CON L'ARCOBALENO

In attesa del faccia a faccia di domani tra il Partito democratico e la sinistra arcobaleno, i vertici del Pd serrano i ranghi e mettono in agenda la riunione dell'unità di crisi, convocata per oggi alle 15 presso il loft di piazza Santa Anastasia.
Nel primo pomeriggio, infatti, sono attesi il segretario Walter Veltroni e Romano Prodi, assieme a tutti i maggiorenti del Pd. Ma Veltroni non sembra avere tempo da perdere. Dal primo mattino è al lavoro per definire nel dettaglio le tappe del lungo viaggio che attraverserà le 110 province italiane per la campagna elettorale e che sarà presentato ufficialmente la prossima settimana.


Quanto alla giornata di domani, in cui si vedranno i vertici del Pd e della sinistra arcobaleno: «Non mi pare che siano prevedibili delle novità» rispetto alla decisione di Veltroni di correre da solo alle elezioni anticipate, dice questa mattina il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, figura, fra l'altro, in pole position per la candidatura a premier della Sinistra arcobaleno.

Ma che la vigilia sia già surriscaldata, lo lascia intendere anche il capogruppo del Prc, Gennaro Migliore. «Ci presentiamo unitariamente come Sinistra arcobaleno, perchè abbiamo un'idea di società: il contrasto alla precarietà, la redistribuzione salariale, una politica per la pace e l'ambiente». Lo dice il capogruppo di Rifondazione comunista alla Camera, Gennaro Migliore, che aggiunge: «Su questi temi vorremmo confrontarci con il Pd, che però si è spostato al centro, molto al centro».

 

E anche dai Verdi arrivano messaggi espliciti. Per la Sinistra Arcobaleno il Pd rappresenta una zavorra, ma i Verdi rivolgono comunque a Veltroni un «ultimo appello» per giungere a una alleanza in vista delle prossime elezioni.
Messaggi distensivi dall'Idv. «Nei mesi e nei giorni scorsi abbiamo avviato un dialogo ed un confronto con le altre forze riformiste che esprimono, come noi, la cultura del fare. Non nascondiamo che in particolare, in queste ore - spiega Massimo Donadi, capogruppo Idv alla Camera - abbiamo trovato nel Pd un interlocutore attento, e credo ci siano tutti gli elementi per ragionare insieme. Decideremo nelle prossime ore ma quello che, al momento, possiamo dire è che ci sono tutte le condizioni perchè una coalizione tra Idv e il PD si possa fare».