{{IMG_SX}}Roma, 26 febbraio 2008 - Il prefetto Achille Serra sarà candidato nelle liste del Pd. Lo annuncia il segretario dei Democratici, Walter Veltroni, ai microfoni di Radio Anch'io. Veltroni spiega che non è ancora deciso, però, dove Serra sarà candidato, "dobbiamo deciderlo insieme".

''Con lui- spiega a Radio Anch'io - ho lavorato in questi 5 anni da sindaco e ne ho una grande stima. La candidatura di Serra risponde al nostro sforzo per un grande rinnovamento delle liste e del Parlamento''.

 

SONDAGGI? TERNO AL LOTTO

"Come diceva Totò, ho fatto tre anni di militare a Cuneo... I sondaggi sono una specie di terno al lotto, vanno presi per quello che sono». Così il segretario del Pd, Walter Veltroni, ospite di Radio Anch'io, in merito alla 'guerrà dei sondaggi.
«Il sondaggio che io ho citato dà il Pd a sei punti di distanza dal Pdl. Erano 13 a gennaio, ora siamo a meno sei».
Veltroni, quindi, suggerisce prudenza, perchè spesso le elezioni poi hanno avuto risultati diversi rispetto ai pronostici fatti dai sondaggi. E, comunque, «penso che gli italiani ormai si divertono con i sondaggi, così com'è successo negli Stati Uniti dove le rilevazioni davano Obama a 20 punti di distanza da Hillary Clinton e ora sta vincendo Obama».

 

PATTO CON LE PICCOLE IMPRESE

«Ci vuole un patto tra produttori, piccole imprese, artigiani, commercianti che non sono nemici dei lavoratori e viceversa, ma sono legati da un destino comune. Ciò che tiene l'Italia inisme non sono le grandi imprese, ma il sistema di piccoli imprenditori o artigiani che sono la spina dorsale dell'economia del Paese», ha detto Walter Veltroni.

 

PEDOFILI UGUALE A OMICIDI

"La pedofilia si può paragonare all'omicidio. Per questo serve la mano dura, servono regole e la certezza della pena. Chi sbaglia deve pagare". Così il segretario del Pd, Walter Veltroni, ai microfoni di radio Anch'io, annunciando la presentazione di un progetto di legge sulla pedofilia "molto duro".

 
Per Veltroni "è la società che deve ritrovare il senso di se stessa, valori e la coscienza che si è perduta". Il candidato premier del Pd commenta poi la notizia del ritrovamento dei cadaveri dei due fratellini di Gravina: Una notizia assolutamente sconvolgente. Una società si valuta dal grado con cui tutela i propri bambini". Dunque, basta con pedofili in libertà, anche se a loro volta sono stati vittime, così come basta con "la follia di un insegnante pedofilo che torna ad insegnare. Si sono perdute le rogole, vanno ora ristabilite".

 

LAICI, CATTOLICI E LA CONVIVENZA

"Questa idea che i laici e i cattolici non possono convivere, e che persone che hanno opinioni diverse su temi delicati debbano ognuno farsi un suo partito, è un'idea che ci porta ad un assetto non di un Paese moderno, sarebbe l'unico con un partito laico e uno cattolico", spiega poi Veltroni. "In tutti i Paesi europei, occidentali, coesistono persone che hanno sensibilità religiose e etiche diverse al'interno di un principio indiscutible: la laicità dello Stato", ha spiegato Veltroni parlando anche del sondaggio da cui risulta come leader più amato in assoluto nel mondo cattolico.

"Questo avviene perchè io ho sensibilità sul programma, su temi come la famiglia, povertà, qualità della vita, che sono temi che a me stanno a cuore e che stanno nel programma". Poi, a proposito delle polemiche sui Radicali, il leader del Pd ha osservato: «Perchè non si è detto quando Panella si candidò con il centrodestra?».

 

SONO DETERMINATO, NON BUONISTA

"Ho dimostrato, a dispetto delle descrizioni che si fanno di me, che sono uno abbastanza determinato, che ha l'idea che il potere non è il fine ma il mezzo per cambiare il Paese, e penso che posso fare cose di cui l'Italia ha bisogno, cose per cui vale la pena di impegnarsi in una sfida di questo genere".

 

FACCIA A FACCIA? IO SONO PRONTO

"Io sono pronto. Ma, allo stato delle cose, dall'altra parte non si ha questa intenzione". Così il segretario del Pd, Walter Veltroni, ai microfoni di Radio Anch'io, risponde alla domanda se è disponibile ad un faccia a faccia con Silvio Berlusconi.
"Se Berlusconi vorrà fare questo dibattito lo faremo. Io sono pronto", ribadisce il candidato premier del Pd. 

"Ma lei pensa davvero che io la mattina quando mi sveglio penso a Berlusconi? No, io penso al mio paese, a come farlo uscire dal tunnel", aggiungre rispondendo alla domanda sulla possibilità di dar vita, dopo le elezioni, ad un governo di larghe intese. L'intervistatore utilizza la metafora di due film: 'Viale del Tramontò o 'Casablancà, dove nel finale i due nemici decidono di combattere insieme. Un'ipotesi, però, che Veltroni non accetta: «No, se si voleva si doveva farlo prima per cambiare le regole del gioco». E poi, «considero una confessione di errore il fatto che alla vigilia del voto si dica che probabilmente ci sarà il pareggio».