{{IMG_SX}}Roma, 26 febbraio 2008 - Un programma 'di parte', senza nessuna vocazione ecumenica: così il candidato premier della Sinistra arcobaleno Fausto Bertinotti descrive l'impostazione programmatica della nuova lista unitaria di sinistra, parlando con i cronisti al termine di una riunione con i rappresentanti di Prc, Pdci, Verdi e Sd sul tema.


"Quella di oggi - precisa - è una discussione preliminare, il programma non è ancora chiuso, domani c'è la riunione delle segreterie". In ogni caso quello dell'Arcobaleno è "l'unico programma di parte in questa campagna elettorale, non abbiamo nessuna propensione ecumenica, quella la lasciamo al campo della cultura e del dialogo".


"Sul terreno economico, sociale e dell'ambiente - ribadisce Bertinotti - la nostra è una scelta nettamente di parte. Se vogliamo usare una battuta alla Veltroni, 'Si può fare'... Molto di più". Quanto ai contenuti concreti del programma, il leader Arcobaleno conferma che ci sarà "una idea di netta riduzione del relievo fiscale sul lavoro dipendente: sempre una idea di parte".


 "Un programma chiaramente connotato a sinistra, dalla parte dei deboli e del lavoro - continua Bertinotti - Senza l'intenzione di voler essere ecumenici ma anzi chiaramente di parte". E quindi, "se Veltroni dice 'si puo' fare' noi diciamo che 'si puo' fare molto di piu'", spiega Fausto Bertinotti al termine di un incontro alla Camera con i responsabili del programma della Sinistra. Insomma dal "we can" del leader Pd al "we can do much more" del presidente della Camera.


"Il nostro- aggiunge il candidato premier- e' l'unico programma di parte e rivendichiamo questa scelta. Noi non abbiamo nessuna propensione ecumenica, lasciamo invece l'ecumenismo al campo della cultura e del dialogo". Un esempio viene dalla riduzione delle tasse. Se Veltroni annuncia "ogni lira in piu' del recupero dell'evasione deve andare alla riduzione" della pressione fiscale, Bertinotti restringe il campo: "nel nostr programma c'e' la riduzione del prelievo fiscale sul lavoro dipendente. Anche questa e' un'idea di parte", aggiunge.

 

INGERENZE ECCLESIALI

Fausto Bertinotti interviene nella polemica suscitata dagli attacchi di Famiglia Cristiana sulle liste del Pd. Intervistato da 'Repubblica Tv' il presidente della Camera commenta: "Non si può non parlare di ingerenze della Chiesa".
Dopo "la grande stagione del Concilio, che aveva operato una discontinuità rispetto all'interventismo", Bertinotti vede un protagonismo della Chiesa "non solo in Italia, basti pensare a quello che accade in Spagna".