{{IMG_SX}}Napoli, 1 marzo 2008 -  Antonio Bassolino decida che cosa fare affidandosi alla sua coscienza: è quanto ha affermato Walter Veltroni, segretario del Partito Democratico, durante un comizio a Grosseto.

"E' una notizia che a me ha dato un grande dolore - ha spiegato, riferendosi al rinvio a giudizio del governatore campano - è una persona per cui ho grande stima e amicizia, e penso che abbia fatto nel corso della sua storia politica cose di grandissima importanza per la sua città e la sua regione. Di fronte alle cose dolorose di questi giorni, l'unica è affidata alla coscienza individuale: sono sicuro che Bassolino - ha concluso Veltroni - la cui coscienza civica conosco bene, farà la scelta più giusta".

 

FOLLINI: IO LASCEREI

 ''Fossi in Bassolino mi dimetterei; ma io sono uno che ha le dimissioni facili e dunque non pretendo di fare testo'', dice invece Marco Follini.

 

DI PIETRO: VIA O PERDIAMO VOTI

 "Bassolino si dimetta. Altrimenti perderemo voti alle elezioni". Antonio Di Pietro in un'intervista al Corriere della Sera ribadisce l'invito al presidente della Regione Campania di lasciare l'incarico per evitare un "contraccolpo ampio in termini elettorali".


"Le dimissioni di Bassolino- spiega Di Pietro- possono dare un segnale di discontinuita'. Il non avere partecipato a questa manfrina da' a noi, Italia dei valori, titolo per proporci come alternativa al non voto perche' e' evidente che il cittadino partenopeo sfiduciato in seguito alla presa d'atto di questa inazione sara' piu' che tentato dall'idea di disertare i seggi".


Secondo il ministro delle infrastrutture "e' indubbio che la vicenda comportera' dei contraccolpi elettorali. Ma la colpa non e' certo del giudice che ha fatto il suo dovere piuttosto della politica che invece di smaltire i rifiuti ha creato le condizioni affinche' un magistrato chiedesse la verifica dibattimentale. I contraccolpi sono un dato di fatto. Non vorrei, pero', che si scambiasse la causa con gli effetti", aggiunge.

 

IL GOVERNATORE: NON MOLLO

Per il governatore della Campania, Antonio Bassolino, il rinvio a giudizio deciso ieri dal Gup di Napoli, Marcello Piscopo, era "scontatissimo". Ma prorio per questo lui non molla. "Vado avanti", dice al termine di una giornata difficile come quella di ieri che di fatto lo inchioda alle sue responsabilità nella gestione dei rifiuti in Campania.


In un ritratto del governatore campano fatto da Repubblica, si legge tutta la sua determinazione nel restare alla guida della regione: "Se avesse contribuito a risolvere una situazione che da molto tempo attanaglia la nostra regione mi sarei dimesso" spiega. E poi punta il dito contro chi a differenza sua non si è pubblicamente assunto la propria parte di responsabilità nella tragedia della immondizia.

 

 "La mia parte di responsabilità me la sono assunta. La cosa singolare è che in questo paese solo io mi sto assumendo questa parte". Ma il commissario, fa notare "esiste da 14 anni. Io sono stato nominato dal governo Berlusconi e altri governi ne hanno nominati altri di commissari. Possibile che in questo Paese una persona sola si assuma questo onere? Non un sindaco, non un ministro non un presidente del Consiglio?".