{{IMG_SX}}Milano, 5 marzo 2008 - Silvio Berlusconi ha inserito di forza la vicenda Alitalia nella campagna elettorale, reclamando a gran voce l'italianità della compagnia e la salvaguardia dell'hub di Malpensa. Ma Walter Veltroni non ci sta e ribadisce che sulla compagnia di bandiera "deve decidere il mercato" e che "il destino di Malpensa va sganciato da quello di Alitalia".

 

"Il nostro Paese non dovrebbe privarsi di una compagnia di bandiera. Alitalia deve restare italiana ed è inaccettabile penalizzare lo scalo di Malpensa", aveva tuonato il leader del Pdl non escludendo la possibilità di intervento di una cordata di imprenditori italiani per salvare la compagnia. Da Massa Carrara Veltroni gli risponde senza mezzi termini che per Alitalia è stata fatta una gara che ha portato alla scelta di un pretendente e deve essere dunque "il mercato a fare la grandezza dell'azienda".

 

Per il leader del Pd bisogna fare in modo che "la compagnia rimanga con le basi nel nostro Paese" ma anche che non gli venga negata "la possibilità di fare accordi internazionali che fanno parte del libero mercato". Su Alitalia - ha ammonito, "sono state pronunciate parole affrettate" che hanno avuto un "effetto sul titolo in Borsa". E infatti ieri le azioni della compagnia di bandiera hanno ceduto quasi il 5% anche se oggi mostrano segni di ripresa.

 

Anche il vicepremier, Massimo D'Alema, è convinto che se si blocca la trattativa con Air France senza che ci sia un'altra offerta "altrettanto valida" Alitalia fallirà. "Sono preoccupato per queste sortite: è demagogico mescolare questa questione con la campagna elettorale. Io non so se Berlusconi ha un'altra ipotesi - ha commentato - ma se ce l'ha sarebbe il caso lo dicesse, non si tratta di giocare a poker. Siamo arrivati ad Air France dopo una lunga procedura, il progetto più consistente era quello e così ha valutato anche il Cda di Alitalia. Se Berlusconi interrompe questo processo - ha concluso - deve offrire un'alternativa altrimenti Alitalia salta in aria".

 

Intanto la Regione Lombardia dà parere 'positivo' ad Assoclearance sull'assegnazione degli slot lasciati liberi da Alitalia a Malpensa avanzate da 18 vettori, ma lo lega a una vera e propria "moratoria amministrativa", come l'ha definita l'assessore alle Infrastrutture della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo. In pratica la richiesta del Pirellone consiste nella sospensione per tre stagioni della norma, prevista dal regolamento europeo, secondo la quale chi prende uno slot ha il diritto di tenerlo fin che vuole.

 

"Chiediamo che per tre stagioni questa venga sospesa, in modo tale che se in questo intervallo di tempo arriva un nuovo 'hub carrier' che prende tutti gli slot insieme, deve poterlo fare. Una regola forte, semplice e chiara che ci permette di difendere l'aeroporto di Malpensa", ha detto Cattaneo.