{{IMG_SX}}Roma, 17 marzo 2008 - Dall'Alitalia alle pensioni fino alla politica estera la "destra è divisa su tutto". Attacca così il leader del Partito democratico, Walter Veltroni, durante un comizio a Verbania, prima tappa piemontese della giornata del suo tour elettorale.


Veltroni ha sottolineato le contraddizioni del Pdl: "Su Alitalia, Fini ha detto sì ad Air France, Bossi no, che cosa avrebbero fatto se fossero stati al governo? Sulle pensioni Berlusconi ha detto che bisogna tornare alla legge Maroni e tutti i suoi alleati hanno detto no, a cominciare dallo stesso Maroni; l'ex ministro Martino ha proposto di togliere i militari dal Libano e inviarli di nuovo in Iraq e tutti gli altri hanno detto di no. Stiamo parlando di persone che dovrebbero governare questo Paese".


Per questo, ammonisce Veltroni, "votare a destra significa continuare questi 15 anni di confusione e di divisione. Noi invece - rivendica- siamo una forza che vuole unire e che, grazie alla nostra scelta coraggiosa, non dovrà più mediare".
Il leader del Pd commenta positivamente i risultati del ballottaggio alle elezioni amministrative francesi: «C'è un vento nuovo che spira dall'America e attraversa tutto l'Occidente», un vento nuovo che «tende a far prevalere e seminare le ragioni dei Democratici, ragioni che sono capacità di unire la crescita economica con la lotta alla povertà».


Ma non dimentica di parlare del Tibet lanciando un appello alle autorità cinesi «perchè cessi immediatamente la repressione nei confronti dei monaci tibetani e della grande domanda di identità e autonomia di quel popolo». Anche se, osserva Veltroni, «boicottare le Olimpiadi non è la soluzione migliore».