{{IMG_SX}}Roma, 17 maggio 2008 - Occasione della Giornata mondiale contro l'omofobia, la neo ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna esporime "il convincimento mio personale e delle istituzioni governative che in una società evoluta non c'è spazio per ogni tipo di discriminazione; pertanto anche l'omofobia va contrastata con la forza dell'educazione civica e del rispetto".


"A questo atteggiamento -aggiunge- deve corrispondere la sobrietà delle manifestazioni della comunità omosessuale che non dovrebbe mai scendere nell'esibizionismo e nel folklore".

 

LA REPLICA DELL'ARCIGAY

L'invito del ministro Mara Carfagna a essere "sobri" e a "non scendere nell'esibizionismo e nel folklore"? "Grazie, ma lo rivolga anche alla Chiesa cattolica che organizza le processioni, e soprattutto a chi promuove i concorsi di bellezza come miss Italia. Li', la Carfagna dovrebbe saperlo, c'e' una grande ostentazione del corpo femminile".

 

Aurelio Mancuso, presidente nazionale dell'Arcigay, replica cosi' al ministro per le Pari opportunita' che, in una nota, da un lato sostiene che "in una societa' evoluta non c'e' spazio per ogni tipo di discriminazione", e dall'altro sollecita la comunita' omosessuale alla "sobrieta' delle manifestazioni", in occasione della Giornata contro l'omofobia, che ricorre oggi.


Sostenendo che "il buongusto e' una questione soggettiva", il leader dell'Arcigay chiede, invece, al ministro di "rispondere sulle questioni istituzionali che riguardano la nostra comunita', ossia- spiega- sul fatto che, negli due anni, in Italia, ci sono stati 12 omicidi e decine di violenze e minacce. Si prodighi, dunque- prosegue Mancuso- per far si' che anche il nostro Paese si doti di una normativa contro la discriminazione, come e' accaduto in molti paesi europei.

 

LA MANIFESTAZIOINE

A Verona si tiene oggi la manifestazione piu' importante della Giornata contro l'omofobia, tuttavia l'Arcigay ha promosso in oltre 40 citta' sit in, manifestazioni, proiezioni di film, feste, per ricordare, sottolinea Aurelio Mancuso, che "fermare la violenza contro le persone lgbt, che negli ultimi anni e' aumentata, si puo' e come sempre dipende molto dalla volonta' politica delle istituzioni, ma anche delle grandi organizzazioni sociali italiane".


Pertanto, il presidente dell'Arcigay lancia
a sua volta un appello al ministro per le Pari opportunita': "si informi bene sulla comunita' omosessuale prima di parlare e scoprira', con suo grande stupore, che il Gay pride e le iniziative di oggi sono delle feste, nate per gridare al mondo che, dopo secoli di clandestinita', finalmente ogni esponente lgbt puo' essere cio' che e' senza vergognarsi".

 

GRILLINI: CI DICA COSA FARA'

 "La ministra per le pari Opportunità auspica la fine delle discriminazioni (e ciò è un bene) e consiglia al movimento lgbt di manifestare in modo sobrio (sono tanti i consigli in questi giorni ai manifestanti del pride...), ma non ci dice cosa intende fare lei in concreto contro le mumerose e odiose discriminazioni verso le persone lgbt (lesbiche, gay, bisessuali, transessuali) del nostro paese". E' quanto dichiara in una nota Franco Grillini della Costituente socialista.


"Per esempio la ministra - osserva Grillini - potrebbe correggere la brutta legge voluta dal Governo di destra sulle discriminazioni degli omosessuali sui luoghi di lavoro, potrebbe favorire l'approvazione delle norme antiomofobia arenatesi per la fine anticipata della legislaura, potrebbe dirci cosa ne pensa di una legge per le coppie dello stesso sesso nel giorno della sentenza della Corte Suprema della California che consentirà alle coppie gay locali di sposarsi, potrebbe infine dirci cosa intende fare della 'Commissione per i diritti civili' che tutt'ora dovrebbe essere operativa presso il suo ministero.
"Ministro batta un colpo - conclude Grillini - e ci dica cosa vuole fare in concreto al di la di prediche e sermoni".