ROMA, 29 maggio 2008 - Alla fine un'intesa sulla vicenda delle norme in materia televisiva inserite dal governo nel decreto sugli 'Obblighi comunitari' si è trovata. Un compromesso con l'opposizione, che ha visto l'esecutivo modificare il suo emendamento, togliendo una parte del comma 3 che si prestava ad un'interpretazione in favore delle reti televisive esistenti, e che aveva portato a ribattezzare la norma 'SalvaRete4'.

 

In cambio il governo ha ottenuto la fine dell'ostruzionismo, che metteva a rischio la conversione del decreto che scade l'8 giugno e deve ancora andare al Senato, anche se Pd e Idv hanno votato comunque contro il provvedimento.

 

Una decisione che ha portato il leader del Pd, Walter Veltroni, ad affermare che "il governo ha provato una forzatura ed è stato battuto dall'opposizione che ha esercitato le sue prerogative". Una lettura degli avvenimenti non condivisa dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio e portavoce del Pdl, Paolo Bonaiuti per il quale "la sinistra prova a cantare vittoria ma non ce la fa, è stonata. Gli è stato spiegato e rispiegato che l'emendamento non era per salvare Rete4 e loro hanno sollevato un polverone solo per dimostrare che esistono ancora".