{{IMG_SX}}Roma, 2 luglio 2008 - Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha autorizzato oggi la presentazione alle Camere del cosiddetto 'Lodo Alfano' sui processi alle alte cariche dello Stato. Il ddl era stato approvato dal Cdm del 27 giugno scorso.

 

A quanto si apprende, punto di riferimento per la decisione del Capo dello Stato è stata la sentenza n. 24 del 2004 con cui la Corte costituzionale dichiarò l'illegittimità costituzionale dell'art. 1 della legge n. 140 del 20 giugno 2003 che prevedeva la sospensione dei processi che investissero le alte cariche dello Stato. A un primo esame - quale compete al Capo dello Stato in questa fase - il disegno di legge approvato il 27 giugno dal Consiglio dei ministri è risultato corrispondere ai rilievi formulati in quella sentenza.

 

Nella sentenza del 2004 infatti l'Alta Corte non sancì che la norma di sospensione di quei processi dovesse essere adottata con legge costituzionale. Giudicò inoltre "un interesse apprezzabile" la tutela del bene costituito dalla "assicurazione del sereno svolgimento delle rilevanti funzioni che ineriscono a quelle cariche", rilevando che tale interesse "può essere tutelato in armonia con i princìpi fondamentali dello Stato di diritto, rispetto al cui migliore assetto la protezione è strumentale", e stabilendo a tal fine alcune essenziali condizioni. Considerando queste valutazioni Napolitano ha autorizzato la presentazione alle Camere del ddl conosciuto come 'Lodo Alfano'.