Torino, 24 gennaio 2010 - All’indomani della manifestazione contro il ‘supertreno’ Torino-Lione, i ‘Sì Tav’ si sono riuniti al Lingotto, ma senza il Pdl. Il sindaco di Torino Sergio Chiamparino ha difeso la natura ‘bipartisan’ dell’evento, la presidente della regione Piemonte Mercedes Bresso, ha parlato di paura elettorale del centrodestra. Però, alle 17, ci sarà una seconda manifestazione targata Pdl.


“Una manifestazione bipartisan anche se alla fine per ragioni politiche legate alla campagna elettorale alcune forze del centrodestra non hanno partecipato”, ha affermato Chiamparino.


Il convegno di oggi, secondo il sindaco del capoluogo subalpino, “non è una dimostrazione muscolare, tanto meno un braccio di ferro”. Anzi, è “una grande occasione democratica per illustrare un’opera di cui l’Italia ha bisogno per stare sul mercato”.
 

Intanto il leader del movimento No Tav ha definito “un vero attentato in stile mafioso” l’incendio - molto probabilmente doloso, secondo i carabinieri - appiccato questa notte verso le due al presidio di Borgone di Susa (Torino). Le squadre dei vigili del fuoco di Borgone e Susa hanno spento il fuoco dopo due ore. Lo storico presidio, montato nel 2005 e occupato quotidianamente come quello di Venaus, oggi quindi non esiste più.


Il sindaco ha poi fatto notare come oggi al Lingotto non sia presente nessuna bandiera di partito. Inoltre, conclude Chiamparino, la Tav “è una grande opera come lo furono il traforo Frejus e la metropolitana di Torino”. Il sindaco ha infine ricordato che anche i lavori per la metropolitana torinese furono oggetto di timori da parte degli ambientalisti. “Oggi invece abbiamo un’opera di cui tutti i torinesi possono godere”.

Un gruppo di studenti appartenenti ai collettivi universitari che contestano la realizzazione della linea ferroviaria ad Alta velocità Torino-Lione hanno brevemente interrotto la manifestazione ‘Sì Tav’ in corso al Lingotto a Torino. Alcuni ragazzi, infatti, travestiti da pagliacci, hanno iniziato un piccolo spettacolo davanti al palco e hanno attraversato la sala. Sono stati contestati e fischiati dalle persone presenti e poi accompagnati all’esterno.