Roma, 16 luglio 2010 -  “Roma è la città più bella del mondo? Senza dubbio è vero, magari è un po’ da pulire ed è anche bella perché ogni anno arrivano tanti soldini dalla Padania”. Così il senatore della Lega Massimo Garavaglia, vicepresidente della Commissione Bilancio del Senato, replica a Francesco Totti che ha auspicato l’arrivo di uno sceicco per acquistare la squadra e ha aggiunto che Roma è la più bella città del mondo e che la Lega è invidiosa.

Il capitano della Roma viene immediatamente difeso dal sindaco della città eterna: "Non c’è niente da fare: ha ragione Totti - dice Alemanno - Li conosco bene gli amici della Lega, quando arrivano a Roma appena eletti deputati, fanno la faccia disgustata e hanno l’atteggiamento diffidente. Poi, nel giro di qualche mese o anno, si innamorano della città e vorrebbero non più andare via anche se ai loro elettori del nord devono continuare a raccontare la favola della Roma brutta e cattiva. È ora di farla finita con queste sfide provinciali. C’è una nazione da ricostruire e che deve dimostrare la propria competitività nei confronti degli altri Paesi e può farlo solo attraverso una Capitale internazionale come Roma".

 

Nella polemica s'inserisce anche il Pd, che con il senatore  Roberto Di Giovan Paolo ribatte:  “La Lega si occupi di cose più serie, invece che di Totti e della Roma sostenuta per anni dal grande Sensi. Assicuro a Garavaglia che i cittadini della capitale avrebbero preferito essere governati dalla società di calcio Roma, invece che dal quadrunvirato Berlusconi-Tremonti-Polverini-Alemanno, che manterranno i servizi insufficienti e caricheranno i romani di tasse”.

“Non stupisce che la Lega, avendo la golden share del governo senza staccare la spina, con Garavaglia divaghi, senza sapere che pesci prendere - continua Di Giovan Paolo -. Faccio notare che ai tempi della Res pubblica romana, quando l`acqua era un bene pubblico, dalle parti della Lega c`erano già le guerre tra tribù”.

E a dar manforte a Totti interviene anche il finiano di ferro Fabio granata: “Il Capitano ha ragione e Roma non è grande per i soldini della Padania, ma per la sua storia unica al mondo”. Così Fabio Granata, deputato finiano del Pdl, replica alle dichiarazioni di esponenti della Lega.
“Roma - aggiunge - è la più grande stratificazione storica e culturale al mondo: altro che Padania che non è altro che un’invenzione propagandistica”.

Ribatte subito Calderoli: "Bergamo è un’altra cosa. Totti parla cosi’ perchè non ha mai visto Bergamo", dice non privo di ironia il ministro della Semplificazione legislativa. "Noi abbiamo a cuore la nostra città - spiega Calderoli - che ci ha dato i natali e questo e’ un fatto positivo perche’ e’ segno dell’amore per la propria identita’ e per le proprie radici"

Con Totti anche il ministro per le Politiche europee, Andrea Ronchi: "Francesco Totti ha detto una verità sacrosanta: Roma è la città più bella del mondo e ha una storia e una cultura senza pari. Quanto alla Lega e alle parole dell’amico Calderoli sono sicuro che stesse scherzando, anche se il Carnevale è finito da un pezzo. In ogni caso la Lega farebbe bene a far cessare le critiche a una grande capitale come Roma, critiche che certamente non fanno il bene della nazione", rimarca Ronchi.

Ma i seguaci del senatur non demordono: "Dispiace vedere un grande campione, qual è stato Francesco Totti, dare sempre maggiori segnali di razzismo e intolleranza verso tutto ciò che è al di fuori del raccordo anulare", attacca il deputato della Lega Nord, Davide Cavallotto. "Evidentemente il capitano giallorosso è come la città che rappresenta: continua a specchiarsi nei fasti del passato senza accettare il declino del presente. Ma siccome Totti è un ragazzo di spirito, gli rispondo che aveva ragione Asterix quando diceva che Roma era bella, ma che c’erano troppi romani", sottolinea Cavallotto.