Roma, 22 luglio 2010 -  "Come mi ero impegnato a fare, ho ripreso in mano la situazione e sto lavorando con il consueto impegno". È Silvio Berlusconi ad affermarlo in un messaggio affidato al web. Il leader presenta un depliant che riassume due anni di governo, "il primo di una serie di materiali di comunicazione - anticipa - che distribuiremo ai parlamentari e a Gubbio, ad Atreju, alla Summer school di Magna Carta, nelle Feste della Libertà, ai banchetti dei Promotori della Libertà, ovunque sia possibile". Motivo? "Conoscere e divulgare le tante realizzazioni del nostro ‘Governo del fare' è la migliore risposta contro le calunnie e le campagne mediatiche. I nostri avversari sono maestri nelle chiacchiere e nelle falsità".

 
Berlusconi rivendica che "
la forza del nostro stare insieme è nella moralità del fare. Proprio per questo loro cercano di toglierci questo primato, coprendo con un mare di fango e di calunnie il nostro movimento e il nostro governo. Non riusciranno nel loro intento - esorta - se noi saremo uniti, se il Popolo della Libertà sarà coeso attorno al proprio governo, consapevole dei grandi risultati finora ottenuti, quei risultati che loro puntano a far dimenticare. Da qui nasce questa ‘Operazione memorià che prende le mosse oggi, in anteprima, con te e con tutte le altre persone presenti in Forzasilvio.it e che continuerà in settembre con le Feste delle libertà e con tutte le altre iniziative di formazione e di incontro previste".

LA REPLICA DI BERSANI - Pierluigi Bersani ha respinto al mittente le critiche di Berlusconi sull’opposizione che fa ‘solo chiacchierè: "Sono sue le chiacchiere, sono anni che fa chiacchiere", ha detto il segretario del Pd. "Meno tasse per tutti è una chiacchiera o no?", ha insistito Bersani: "È una propaganda di bassissimo profilo".

E QUELLA DI DI PIETRO - “Se c`è un sistema d`informazione deformato è proprio quello che fa capo a Berlusconi e al suo conflitto d`interessi”. Lo afferma in una nota il Presidente dell`Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, commentando il messaggio di Berlusconi.

“Se Berlusconi vuole che l`informazione torni alla normalità, allora si liberi del suo conflitto d`interessi che pesa come un macigno sulla nostra democrazia. Infatti, oggi, egli è il ministro delegato al controllo dell`informazione, cioè di se stesso: un`anomalia che stride con i principi tracciati nella nostra Carta Costituzionale. Se Berlusconi vuole prendersela con qualcuno, si guardi allo specchio e si prenda a schiaffi da solo”.


TENSIONE CON GLI EX AN
- Nel frattempo non si attenua la tensione nel Pdl con gli ex An. È Fabrizio Cicchitto ad alludere anche alle parole di Fini a Palermo criticando "una dose notevole di ipocrisia e di strumentalizzazione dietro la riscoperta della cosiddetta questione morale che viene fatta da una parte della sinistra e da un settore della destra. Se si mette in questione il garantismo e si cavalcano forme antiche e nuove di uso politico della giustizia - avverte - si mette in questione un elemento fondamentale della costituzione del Pdl. Garantismo e rispetto della legalità sono le due facce della stessa medaglia, ma il giustizialismo di ritorno, emerso anche in alcuni aspetti assai discutibili della manifestazione di Palermo non ha nulla a che fare con noi. Tantomeno, poi, come purtroppo sta avvenendo anche da parte di altri settori politici, un intreccio fra moralismo e nuovismo fatto in funzione di futuri organigrammi".

BOCCHINO ALL'ATTACCO - "Non ha funzionato questo modello di partito. Non esiste, nel mondo occidentale, un altro partito come il Pdl che non ha sedi, circoli, segretari di sezione, presidenti di circoli, consiglieri regionali eletti dalla base. Esiste in Sud America e in alcuni Paesi asiatici", afferma dal canto suo il finiano di ferro Italo Bocchino, ospite di ‘Omnibus’ su La7.

"Berlusconi è rimasto incastrato: deve decidere tra il galleggiamento per tutta la legislatura e il rilancio, che può fare solo attraverso una intesa con Fini sui grandi temi - continua Bocchino - In particolare, sui quattro pilastri di Generazione Italia: nazione, legalità, merito, responsabilità".