Roma, 8 agosto 2010  - Non si sono fatte attendere le reazioni del mondo politico alla spiegazione che il presidente della Camera Gianfranco Fini ha deciso di dare sull'affaire della casa a Montecarlo prima donata ad An e ora data in affitto al fratello della sua compagna Elisabetta Tulliani.

 

BERLUSCONI NON COMMENTA - “Il Presidente Berlusconi non ha fatto né farà alcun commento in merito alla vicenda del Presidente della Camera Fini. Qualunque dichiarazione gli venga attribuita stasera dai resoconti delle agenzie di stampa o domani dagli articoli dei quotidiani, sarà perciò falsa, frutto di pura fantasia, e come tale smentita”. E’ quanto dichiara in una nota Paolo Bonaiuti, portavoce del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
 

DANIELA SANTANCHE' -  "Ho letto con stupore le dichiarazioni di Gianfranco Fini sulla nota questione della casa di Montecarlo. L’ho trovata ambigua, contraddittoria e inverosimile, con il vergognoso tentativo di scaricare colpe su compagna e parente", afferma Daniela Santanchè, sottosegretario all’Attuazione del programma di governo.
 

"Non solo -aggiunge- non fa chiarezza, ma dimostra il rifiuto del presidente a dire agli italiani la verità fino in fondo, cosa non ammissibile per la terza carica dello Stato. A questo punto, le sue dimissioni sono non solo auspicabili, ma indispensabili".

DANIELE CAPEZZONE - "Siamo garantisti verso tutti, ma non siamo ciechi. La cosiddetta ‘spiegazione' fornita dal presidente Fini non spiega granchè sulla ormai famosa vicenda della casa monegasca. O meglio: le spiegazioni si fermano proprio dove sarebbero dovute cominciare, e cioè sul punto che ha, diciamo così, suscitato ‘sorpresa' anche nell’onorevole Fini - afferma il portavoce del Pdl, Daniele Capezzone - nella nota diffusa oggi si coglie solo un forte nervosismo e una certa insofferenza nei confronti delle domande poste dalla stampa. Strano atteggiamento per chi si dichiara tifoso incondizionato della libertà di informazione".

BENEDETTO DELLA VEDOVA -  Con la nota di oggi sulla questione della casa di Montecarlo "Fini ha dato tutte le spiegazioni", assicura invece, di Fli, intervistato dal Tg3.
La questione, ha ricordato, "non riguarda la pubblica amministrazione" ma solo soggetti privati. Ora "l’indagine verificherà se tutto - come io sono certo che avverrà - sarà al posto, e allora metteremo la parola fine alla questione".

MAURIZIO BIANCONI -  “E’ proprio vero che il silenzio è d’oro. Se avesse taciuto, il presidente Fini si sarebbe fatto meno danno. Non è questione di magistratura, poiché c’è chi in un’altra vicenda che ha qualche attinenza con questa (cose di case) si è dimesso senza neppure essere indagato. E quest’altro non era solito proferire la frase tanto cara al presidente Fini ‘neanche il sospetto può aleggiare sulla casa e sulla moglie di Cesare’. Infine, se i beni in questione non sono pubblici, è anche vero che andavano custoditi e curati con ben maggiore amore, perché frutto di fede e dono di ‘illusi’ militanti”, afferma in una nota il deputato del PdL, Maurizio Bianconi.

GAETANO QUAGLIARELLO - Con il suo intervento sulla vicenda della casa di Montecarlo, il presidente della Camera Gianfranco Fini “non chiarisce la vicenda ma la rende ancora meno trasparente, al punto che il suo disappunto per aver saputo della casa occupata dal cognato è il sentimento condiviso dalla maggioranza degli italiani”, ha detto ai microfoni del Tg2 il vice presidente dei senatori Pdl Gaetano Quagliariello.