Roma, 9 agosto 2010 - Opposizioni all'attacco sugli sbarchi dei clandestini. E mentre il ministro della Difesa La Russa invoca un ulteriore giro di vite, Italia dei Valori e Pd avanzano il sospetto che gli sbarchi dei clandestini sulle nostre coste non si siano in realtà arrestati, ma che continuano e semplicemente nessuno ne parla più.

DENUNCIA IDV - "Se fosse vero che i clandestini continuano a sbarcare a Lampedusa e il governo ne occultasse la notizia, ci troveremmo di fronte a un fatto gravissimo - dice il presidente dei senatori dell’Italia dei Valori, Felice Belisario - Sono mesi che Berlusconi, La Russa e Maroni ci sventolano davanti i risultati del contrasto all’immigrazione clandestina e dichiarano che gli sbarchi sono finiti. I respingimenti invece continuano e, in barba a ogni rispetto dei diritti umani e del diritto di asilo, non sappiamo che fine fanno i passeggeri di quei barconi della speranza. Ora scopriamo anche che gli sbarchi sono ripresi e che qualcuno avrebbe ordinato di non darne notizia. Altro che governo della sicurezza - conclude Belisario - questo è il governo delle menzogne".

I DATI DEL PD - "Continuano ad arrivare centinaia di immigrati in Italia, 350 ne sarebbero sbarcati sulle coste siciliane solo nell’ultimo mese, ma su questi sbarchi è calato un silenzio colpevole: pochissimi media, pochissimi telegiornali ne parlano e nessuna immagine di disperazione viene più mostrata da mesi", è quanto affermano il responsabile Informazione Matteo Orfini e il responsabile Comunicazione del Pd Stefano Di Traglia.
 

"Evidentemente la questione degli sbarchi di clandestini - continuano - non è stata, nonostante i roboanti annunci del governo, purtroppo risolta come il mutismo di alcuni media lascerebbe invece immaginare. E oscurare la realtà non aiuta di certo a risolvere il problema come oggi sembra ammettere il ministro della difesa La Russa che chiede (a chi? a se stesso? al governo?) norme più dure contro l’immigrazione dimenticando di dire che da sette anni negli ultimi nove governa la destra.
Almeno ammetta il fallimento della sua maggioranza nelle politiche di integrazione".

LA CARITAS: SBARCHI DESTINATI A PROSEGUIRE - "È difficile fare previsioni in questo campo: ma è assai probabile che questo trend continui con questi numeri". È questo lo scenario che descrive Oliviero Forti, responsabile italiano immigrazione della Caritas. "Chiaramente - aggiunge Forti - i pattugliamenti proseguono, quindi anche chi gestisce l’immigrazione si adegua a un contesto mutato con modalità sempre più raffinate; arrivano, come è accaduto nel Salento, con barche di lusso rubate nei porti turchi e greci, e vengono stipati in questi velieri il che già indica un cambiamento visto che prima si parlava di carrette".


"I migranti - spiega il dirigente della Caritas - in questo modo sono maggiormente vessati anche sotto il profilo economico dagli stessi trafficanti, perchè aumentando le difficoltà aumenta il costo della traversata».
«Si tratta di un’operazione a perdere - conclude Forti - che riguarda tutti, in questa vicenda non ci guadagna nessuno. Anche lo sbarco di Linosa dimostra che ci sono modalità differenti rispetto al passato".

Oltretutto, prosegue, il grosso degli immigrati, circa l’80%, continua ad arrivare nel nostro Paese via terra nonostante l’attenzione sia sempre rivolta agli sbarchi via mare, per altro le rotte nel Mediterraneo sono in continua mutazione.

LE CIFRE DEL VIMINALE - Gli sbarchi sulle coste italiane sono diminuiti nell’ultimo anno dell’88%, cifra che raggiunge il 98% se si tiene conto degli immigrati che hanno raggiunto Lampedusa, Linosa e Lampione.
Secondo i dati diffusi dal Viminale, sulle coste italiane sono sbarcati dal 1 agosto 2009 al 31 luglio 2010 3.499 immigrati clandestini mentre dal 1 agosto 2008 al 31 luglio 2009 gli sbarchi erano stati 29.076.
Quanto a Lampedusa, Linosa e Lampione, dal 1 agosto 2009 al 31 luglio 2010 sono stati soltanto 403: nell’analogo periodo dell’anno precedente erano stati 20.655.

 

IN 40 ARRIVANO A LINOSA - Nuovo sbarco di immigrati clandestini sull’isola di Linosa. Poco dopo la mezzanotte di ieri quaranta uomini, che sostengono di essere di nazionalità tunisina e irachena, sono stati bloccati dai carabinieri sulla terraferma a Linosa, la più piccola delle Isole Pelagie.
Tra loro, come confermano dalla Capitaneria di di porto di Palermo questa mattina, non ci sono nè donne nè bambini. I militari non hanno trovato il barcone usato per la traversata. I 40 immigrati dovrebbero essere trasferiti oggi stesso da Linosa a Porto Empedocle.

OTRANTO, 66 FERMATI - Ieri invece 66 immigrati clandestini, soprattutto afghani e turchi, sono stati intercettati nel Salento subito dopo essere sbarcati su una spiaggia vicino Porto Badisco. Si tratta di 15 donne, 11 bambini e 40 maschi adulti, fermati dalla Guardia di Finanza di Lecce.
Gli immigrati sono stati portati al centro di accoglienza di Otranto, dove sono in corso gli accertamenti di Fiamme gialle e polizia.