Roma, 17 agosto 2010 - Lo chiamano affaire, come il grande scandalo politico che coinvolse l’ufficiale Dreyfus e spaccò in due la Francia a fine Ottocento. Del resto il caso Montecarlo sta facendo traballare gli equilibri di Parlamento, stampa ed elettorato. È una specie di nube, densa e opaca, che rimbalza dalle prime pagine alle scrivanie della Procura; al suo interno, politici che litigano, giornali che pubblicano fatture di cucine, un crescendo di "si dice su Gianfranco Fini, sulla sua compagna Elisabetta Tulliani, sul quasi-cognato Giancarlo e i quasi suoceri Francesca e Sergio. Ecco dieci domande e dieci risposte per provare a capirci qualcosa.

1- Perché la casa Di Montecarlo abitata da Giancarlo Tulliani è da settimane al centro delle polemiche?
La casa di Montecarlo (sala, due camere, cucina, bagno e terrazza in boulevard Princesse Charlotte 14, nel cuore del Principato) è al centro di transazioni ancora tutte da chiarire. La vicenda viene portata in prima pagina dal quotidiano Il Giornale. La storia inizia nel 1999, quando An eredita la casa da una fervente militante, la contessa Colleoni. Nel 2008, il partito vende l’immobile per 300 mila euro (una cifra che molti reputano inferiore al prezzo di mercato) a una società caraibica, la Printemps Ltd: a firmare il rogito, il senatore ex An Francesco Pontone. La Printemps rivende alla Timara Ltd. Nel 2009, la casa viene presa in affitto e ristrutturata da Giancarlo Tulliani, fratello di Elisabetta, l’attuale compagna di Gianfranco Fini, ex leader del partito. C’è chi sospetta che non si tratti di una coincidenza e che il passaggio da una società caraibica all’altra sia stato fatto ad arte per confondere le acque e nascondere la vera identità dell’acquirente del pied-à-terre.

2 -  Come ha reagito Gianfranco Fini Al montare dello scandalo?
In una nota in otto punti, Fini si dice all’oscuro di molti passaggi della vicenda e puntualizza di non avere mai ricevuto altre offerte formali per l’appartamento, fatiscente e stimato 450 milioni di lire all’epoca dell’eredità. Solo nel 2008, racconta, il Tulliani(proprio quello che poi ha preso in affitto la casa) gli ha segnalato che una società voleva acquistare l’immobile. "Dopo la vendita", conclude, "ho appreso da Elisabetta Tulliani che il fratello Giancarlo aveva in locazione l’appartamento. La mia sorpresa e il mio disappunto possono essere facilmente intuibili". La verità di Fini lascia aperti molti interrogativi.

3 - Chi è Elisabetta Tulliani?
Elisabetta Tulliani è la compagna del presidente della Camera dal 2008. Gli ha dato due figlie: Carolina, di due anni e mezzo e Martina, di 10 mesi. Apparsa in numerose trasmissioni Rai, da Unomattina Estate a La domenica sportiva, dal 1997 al 2004 è stata fidanzata con l’ex patron del Perugia Luciano Gaucci. Gaucci avrebbe fatto a Elisabetta e famiglia una serie di regali, prestiti, donazioni di vincite al Superenalotto, ora al centro di una disputa legale in mano agli avvocati. Quel che è certo è che negli anni del fidanzamento la famiglia di Elisabetta inizia a diventare molto ricca. Attualmente l’immobiliare Wind Rose International, intestata a Elisabetta e a suo padre Sergio, conta una trentina di proprietà fra immobili e terreni. Le ultime acquisizioni (due appartamenti, tre garage, due depositi) risalirebbero al febbraio 2008 e all’aprile 2009. I Tulliani possono contare anche su due società di produzione Tv in affari con la Rai: la AT Media srl e la Giant Entertainment group.

4 - Chi è Giancarlo Tulliani?
Giancarlo Tulliani, 33 anni, è il fratello minore di Elisabetta e l’affittuario dell’appartamento di Montecarlo. La sua 'carriera' ingrana tra il 1998 e il 2000, grazie alla sorella Elisabetta. Poco più che ventenne e con in tasca la maturità classica, si ritrova a essere nominato vicepresidente esecutivo della Viterbese e amministratore della
Sambenedettese, le società di calcio che 'Lucianone' Gaucci ha regalato alla sua «Betti» (come chiamava Elisabetta Tulliani). Giancarlo ha uno stipendio alto, bei vestiti, una Porsche Carrera e un appartamento di quattro stanze con deposito, garage e posto auto nel centro storico di Viterbo che Gaucci compra, ristruttura e gli concede in comodato d’uso gratuito. Con la squadra, però, non si prende. Si parla di atteggiamenti arroganti da parte sua, di ordini urlati: i calciatori della Viterbese lo chiamano 'Elisabetto' e gli ultras lo accusano di rubare i soldi destinati alle coreografie sugli spalti. Nel 2004, Giancarlo diventa socio dell’immobiliare di famiglia, la Wind Rose (ne uscirà nel 2009). Nel 2008 espande i suoi interessi dal mattone alla Rai. Assieme alla madre Francesca Frau, avvia la Giant Entertainment srl e la Absolute Television Media (costituita nel 2009). Il suo compito è curare le relazioni in Rai. La Giant produce il flop Italian Fan Club Music Awards, condotto da Marco Liorni e Benedetta Valanzano su Raidue. La AT Media riesce a ottenere due programmi su Raiuno: 183 strisce da 50 minuti per la trasmissione Festa italiana, pagate 1 milione e 485 mila euro, e Check In, sospeso dopo la prima puntata, costo 50 mila euro. In Rai, l’atteggiamento di Giancarlo non piace: alle malelingue non sfugge la sua abitudine di bussare a tutte le porte dei piani alti presentandosi così: "Piacere, sono il fratello di Elisabetta Tulliani…". La famiglia viene velenosamente soprannominata 'I Tullianos'. Nell’autunno 2008 Giancarlo chiede udienza a Guido Paglia, deus ex machina delle relazioni esterne della Rai, amicissimo di Fini. Sembra che voglia un 'minimo garantito' come fornitore su fiction, intrattenimento, diritti cinematografici dall’estero. Paglia rifiuta, finendo col rompere l’amicizia con Fini. In questo stesso periodo si conclude la vendita dell’appartamento monegasco alla società off-shore caldeggiata proprio da Tulliani. Che però, quando monta lo scandalo, fa perdere le sue tracce. L’ultima volta, è stato avvistato a Montecarlo con la fidanzata bionda e una Ferrari Italia 458 da 197 mila euro.

5 - Chi è Francesca Frau?
A sentire Luciano Gaucci, la Frau è 'la mente della famiglia'. Casalinga di 63 anni, è nata a Bonorva nel Lugodoro(Sassari). Suo papà faceva il pastore, mentre la mamma sembra sia morta quando Francesca era giovanissima. Per questo, la Frau sarebbe cresciuta in convento dalle suore. È la socia di maggioranza della Absolute Television (At Media srl) e della Giant Entertainment, le società di produzione con sede in viale Mazzini 114 A che hanno conquistato contratti in Rai per programmi non sempre fortunati come ascolti, ma ben remunerati. È il commercialista Luciano Fasoli, fra l’altro fedelissimo di Maurizio Costanzo negli anni d’oro in Rai, ad aiutare la Frau ad avviare le società. Fasoli è socio al 40 per cento della AT, dove collaborano anche Matteo Fiorillo e un produttore vicino ad An, il giornalista milanese Roberto Quintini.

6 - Chi è Sergio Tulliani?
Sergio, 67 anni, è il papà di Elisabetta e Giancarlo. Funzionario dell’Enel in pensione, ha la passione per il calcio e per la politica. Gli ex vicini di casa lo raccontano come un uomo "preciso, pignolo, responsabile". Romano, di famiglia semplice (suo padre faceva il camionista) alla fine degli anni 80, dopo la pensione, diventa segretario di sezione della Democrazia cristiana. Sembra che nel 2001 provi a candidarsi con Forza Italia sia a Viterbo che a Catania, facendosi forte del successo e dei soldi che nel frattempo sta raggiungendo la Viterbese intestata da Gaucci ai figli (la squadra arriva a sfiorare la B). "Noi siamo i Tulliani, quelli della Viterbese", dice per guadagnare credibilità. Ma il partito dice no. Nel 2004 fonda la Wind Rose srl, liquidata nel 2005 a favore della Wind Rose International, l’immobiliare di famiglia. È l’unico Tulliani, in queste ore, ad avere rilasciato qualche dichiarazione telefonica: "Mio figlio non è un viveur! Piuttosto lui è buono, semplice, onesto…", ha detto al Corriere della Sera. "Giancarlo ha studiato dai preti, viene dall’Azione Cattolica. Sono tutte fregnacce quelle che avete scritto…". Ancora: "Io sono sicuro che mio figlio non ha neanche lontanamente mai pensato di voler prendere in giro il presidente della Camera. Questo sento proprio di poterlo dire. E vedrete che presto tutto si chiarirà".

7 - Qual è stato il ruolo dei giornali in questa vicenda?
Dal Giornale, inutile dirlo, a Repubblica, ormai quasi tutti i quotidiani denunciano un "bisogno di chiarezza". Quello di Vittorio Feltri (che ha avviato una raccolta di firme per chiedere le dimissioni del presidente della Camera) mette in dubbio il punto nevralgico dell’autodifesa di Fini: e cioè, che lui abbia scoperto solo a cose fatte, e con "sorpresa" e "disappunto", che Tulliani aveva preso in affitto il pied-à-terre. Fini, invece, avrebbe scelto personalmente il mobilio per la casa presa in affitto dal cognato: come supporto a questa tesi, il quotidiano pubblica le fatture d’acquisto di una cucina. Ancora, riferisce il giornale, il politico sarebbe stato visto più volte e da più persone, nel corso del 2009, in boulevard Princesse Charlotte14 assieme a Elisabetta e a Giancarlo Tulliani. Circostanze smentite ipso facto dal presidente della Camera. Dalla villa di Ansedonia, Fini approva un comunicato in cui si dice che quella cucina "non è a Montecarlo" e che il direttore del Giornale, Feltri, "ne risponderà in tribunale". Quella cucina fu effettivamente acquistata ma è montata a Roma, fanno sapere Fini e Tulliani, in una delle abitazioni di famiglia. "Se ora spuntasse fuori l’acquisto di un portaombrelli sarei nei guai", ironizza l’ex An.

8 - E IL RUOLO della magistratura?
La Procura romana di piazzale Clodio prosegue la sua caccia ai documenti relativi alla faccenda. Dopo avere acquisito dalla sede di via della Scrofa l ’at to di vendita dell’appartamento e il testamento firmato dalla Colleoni nel 1997 (la contessa, scomparsa nel 1999, ha lasciato al partito tre case a Roma, di cui una di gran valore ai Parioli, alcuni terreni coltivati in campagna e la casa di Montecarlo), la Procura ha inviato la rogatoria internazionale al ministero della Giustizia; da lì, per vie diplomatiche, il documento raggiungerà il Principato. Il procuratore Giovanni Ferrara e l’aggiunto Pierfilippo Laviani vogliono ottenere le documentazioni sui passaggi di proprietà dell’abitazione, e anche il contratto di affitto a favore di Giancarlo Tulliani. Fini non è coinvolto a nessun titolo nell’inchiesta contro ignoti per truffa aggravata. In questo momento, la Procura non ritiene la sua deposizione indispensabile allo sviluppo delle indagini; potrebbe decidere di raccoglierla dopo le risposte della rogatoria internazionale.

9 - Quali sono e quali possono essere le conseguenze sul piano politico?
L’affaire sulla casa di Montecarlo ha infuocato lo scontro sulla legalità fra Pdl e Futuro e libertà, il gruppo di una quarantina di parlamentari ceggiato da Fini. Da Bossi a i Pietro, sono in molti quelli che vedono come unica soluzione le elezioni anticipate. Tuttavia, le due parti stanno tentando una tregua. Colpiscono le dichiarazioni di
Giorgio Napolitano: il presidente della Repubblica ferma la corsa al voto e chiede che cessi la «campagna gravemente destabilizzante sul piano istituzionale qual è quella volta a delegittimare il presidente di un ramo del Parlamento e la stessa funzione essenziale che egli è chiamato ad assolvere per la continuità dell’attività legislativa". Attaccato da un parlamentare del Pdl, Napolitano ha poi detto: "Se tradisco la Costituzione, mi mettano in stato d’accusa".

10 - Quando riprenderà l’attività parlamentare?

La vita politica riprenderà ai primi di settembre. A meno di sorprese o dimissioni, alle cinque del pomeriggio di mercoledì 8 a Montecitorio, il presidente della Camera dovrebbe aprire i lavori della 366ma seduta pubblica, la prima dopo l’estate. All’ordine del giorno, per il momento, c’è una sola voce: 'Comunicazioni del Presidente'. Fini ha un altro appuntamento importante: il 5 settembre, alla storica festa del Tricolore di Mirabello (da più di 20 anni, irrinunciabile appuntamento per Alleanza nazionale), dovrebbe lanciare il suo nuovo partito.