Roma, 13 settembre 2010 - Deputate-prostitute? Se ci fossero non dovrebbero dimettersi, secondo il deputato del Pdl Giorgio Stracquadanio, intervistato su Klaus Condicio. "E' assolutamente legittimo - sostiene - che per fare carriera ognuno di noi utilizzi quel che ha, l'intelligenza o la bellezza che siano”.

“Ognuno - spiega l’esponente berlusconiano - deve disporre del proprio corpo come meglio crede. Non mi interessa. Fino a quando esiste consenso non c`è violenza e se non c`è violenza non c`è problema”, quindi “se anche una deputata o un deputato facessero coming out e ammettessero di essersi venduti per fare carriera o per un posto in lizza, non sarebbe una ragione sufficiente per lasciare la Camera o il Senato”.

"Smettiamola con le ipocrisie. Queste forme - sostiene Stracquadanio - fanno parte della vita di relazione. Era così nell'antica Roma e in Grecia. So che queste mie affermazioni susciteranno discussioni. Ma ogni volta che si dicono le cose come stanno qualche moralista alza la mano. In certi casi forse non ha neanche più senso parlare di prostituzione. Bisogna circostanziare i comportamenti. Sotto la parola prostituzione - conclude - a volte avvengono cose molto diverse tra loro”.

LE REAZIONI -  Non ci è voluto molto per avere l'inevitabile valanga di commenti. "Se le parole di Stracquadanio, che legittima la prostituzione per arrivare al potere, sono vere, sono degne di un ‘pappone’ non di un politico. La conferma che nel Pdl esiste un problema etico grande come un grattacielo. E poi hanno anche il coraggio di fare crociate contro la prostituzione. Che vergogna, ormai non hanno più ritegno”. Lo afferma il presidente vicario del gruppo Idv alla Camera Antonio Borghesi.

"Forse e’ il caso di ricordare che la prostituzione in Italia e’ un reato e che questo argomento non puo’ e non deve essere preso tanto alla leggera. Anche perche’ la prostituzione esiste anche al maschile’’. Lo afferma Souad Sbai (Fli). "Sono certa - spiega - che Stracquadanio si rendera’ conto della gravita’ delle affermazioni fatte e che, di conseguenza, chieda scusa. In questo modo e’ stata calpestata la dignita’, l’impegno e il sacrificio di tanti giovani donne e uomini che lavorano onestamente, fiduciosi che il lavoro svolto con serieta’ paghi. Se e’ vero che in politica ci si presenta anche fisicamente, e’ altrettanto vero che l’immagine non e’ che una piccola parte. La politica e’ una cosa seria e i personaggi pubblici devono ricordarsi che la loro sfera privata, rivestendo cariche pubbliche, e’ meno privata degli altri. Se la politica non da’ il buon esempio, chi puo’ farlo?’’ conclude Sbai.

“Legittimo prostituirsi per fare carriera? E’ il trionfo dell’ignobile. Affermazioni come questa fanno capire il livello politico a cui e’ giunta certa maggioranza che sostiene il governo. Per il bene del Paese prima va via questo governo e questa maggioranza meglio e’ per tutti”. E’ quanto afferma Alessandro Pignatiello, coordinatore della segreteria nazionale del Pdci.

"Ci verrebbe da riprendere il grande Corrado Guzzanti e il suo famoso sketch, quello de 'siamo nella Casa della Libertà e facciamo un po' come cazzo ci pare`. Ma visto che potrebbero accusarci di flirtare con il 'compagno' Guzzanti e visto che siamo in una fase di difficoltà economiche, ci limitiamo al liberalissimo `basta che paghino le tasse`”. Lo scrive il Direttore di Generazione Italia, Gianmario Mariniello, in risposta al deputato del Popolo della Libertà Giorgio Stracquadanio, che in un’intervista ha sottolineato il dilagare della prostituzione anche tra gli uomini.

"Stracquadanio vuole legittimare un metodo che probabilmente è ampiamente usato nel suo partito", dice Franco Grillini, presidente onorario dell’Arci Gay, in un’intervista ad Affaritaliani.it commenta le parole del deputato del Pdl sulle colleghe che siedono nel Parlamento. “I rapporti tra adulti consenzienti basati sulla non violenza devono essere liberi e fuori dall’intervento dello Stato, delle morali e delle Chiese. Quindi sulla prostituzione ho sempre detto che bisogna ulteriormente liberalizzarla, togliere le norme anacronistiche della legge Merlin su adescamento e favoreggiamento che rendono difficile fare prevenzione e informazione contro le malattie a trasmissione sessuale”. Ma spiega Grillini: “Chi e’ costretto a utilizzare il corpo per fare carriere compie un’azione poco morale. Il sesso dovrebbe essere libero da qualsiasi idea utilitaristica. La vendita del corpo non mette tutte le donne sulle stesso piano e avvia un mercato della carne che e’ diverso dalla prosttuizione”.

"Trovo francamente avvilente che il dibattito sulle pari opportunita’ continui ad avvitarsi intorno al corpo delle donne. Oggi è il collega Stracquadanio a lanciare provocazioni futili e diseducative, che indignano profondamente. Affermare che e’ legittimo prostituirsi per far carriera vuol dire sanzionare la sconfitta del merito, della professionalita’, dell’impegno. E’ questo il messaggio che vogliamo lanciare ai giovani? Su questi argomenti la politica, e soprattutto la politica al femminile, si gioca la propria dignità e credibilità". Lo afferma la deputata e responsabile delle Pari opportunità del Pdl Barbara Saltamartini.

 

LA SMENTITA - "Le mie parole sono state manipolate e quanto scritto sui quotidiani non ha niente a che fare con quanto ho affermato oggi durante il programma Klauscondicio", ci tiene però a puntualizzare Giorgio Stracquadanio sul sito Clandestinoweb.

"Secondo un quotidiano in particolare io avrei detto che in Parlamento è legittimo prostituirsi. E questo ha dato avvio a un serie di critiche alla mia persona da parte di alcuni colleghi parlamentari. Ebbene non l’ho mai detto", chiarisce il deputato Pdl intervistato dal Clandestinoweb, spiegando che "Ho solo detto che in Parlamento, come in qualsiasi altro lavoro, l’aspetto fisico è importante. Presentarsi curato significa avere rispetto di sè. Quindi basta con questa ipocrisia".

L’intervento di Stracquadanio fa seguito alle affermazioni fatte qualche giorno fa dalla deputata Fli Angela Napoli, che aveva denunciato la «prostituzione» di alcune colleghe in cambio di nomine politiche . "Alla Napoli, che prima dice una cosa e poi ritratta, chiedendo perfino scusa, dico: abbia il coraggio di ribadire quanto ha affermato giorni fa e soprattutto abbia il coraggio di dire nome e cognome".

E poi ribadisce: "Basta con questa ipocrisia e basta con questo stupido moralismo. La bellezza conta e tanto. E non mi riferisco solo alle donne, ma anche agli uomini. Non è forse vero che noi tutti ci rasiamo e andiamo dal barbiere per essere più piacenti?".