Roma, 27 settembre 2010 - "Berlusconi deve decidere se la risoluzione è il frutto di un vertice di maggioranza parlamentare o dell’asse Bossi-Berlusconi". Lo ha dichiarato Italo Bocchino, braccio destro di Fini e capogruppo di Futuro e Libertà, ospite nella puntata di Porta a Porta in onda questa sera.

 

È indispensabile, secondo Bocchino un vertice di maggioranza, con Futuro e libertà,sulla risoluzione. "È evidente - ha risposto a Bruno Vespa - non si è mai vista una maggioranza in cui due gambe su tre preparano un documento e l’altro pezzo legge, sente e vota senza aderire".  "Se mercoledì non c’è un documento condiviso è un problema", ha concluso il capogruppo Futuro e Libertà.

 

Passaggio anche sulla vicenda di Montecarlo: "Fini non ha mai ricevuto nemmeno un avviso di garanzia, sulla moralità di Fini non credo si possa discutere. Se Giancarlo Tulliani avrà delle responsabilità, se le assumerà".

 

Poi l'accusa: "Attribuiamo a Berlusconi la strategia di distruzione di Fini, ma non tutto quello che scrivono Feltri e Sallusti". In un botta e risposta con il direttore di Libero, Maurizio Belpietro, che aveva sottolineato la conoscenza del capogruppo di Fli dei meccanismi delle società offshore, Bocchino aveva precisato con ironia: "Il più esperto è Berlusconi, io non ne posseggo nessuna".

 

Capitolo giustizia. "Noi sulla legalità non arretriamo di un millimetro - dice Bocchino -. Siamo disponibili a votare il Lodo Alfano costituzionale, indipendentemente dai titoli di giornali". "Siamo favorevoli al provvedimento ma non a metterci dentro altre cose che posano arrecare danni ai cittadini", ha proseguito Bocchino. Poi una battuta velata di ironia per concludere: "Siamo disponibili - ha detto - a fare in modo che i processi del premier siano sospesi. Alla fine il giudice naturale deciderà: io mi auguro sia innocente, per il giudice".

 

BERLUSCONI - Il presidente del Consiglio intervenendo telefonicamente con la Comunità Incontro di Don Gelmini, invita a "superare gli ostacoli nell’interesse di tutti". "Vedete anche voi - ha esordito - qual è la situazione di questi giorni, dobbiamo affrontare degli ostacoli importanti che dobbiamo assolutamente superare nell’interesse di tutti. E io sono alle prese con il documento che dovrà da me essere presentato in Parlamento e che dovrà ottenere un voto della maggioranza del Parlamento stesso per andare avanti nell’opera di realizzazione del nostro programma".

 

Berlusconi non cita mai nel suo intervento telefonico né Gianfranco Fini né i finiani. Ma, quando loda il comportamento leale di Carlo Giovanardi che riceverà il riconoscimento del premio 'Madonna del sorriso' è chiaro il riferimento alle vicende interne alla maggioranza da parte del premier: "Giovanardi - dice Berlusconi al telefono - merita moltissimo il premio". E aggiunge: "Lui non mi ha mai tradito, non ha mai cambiato bandiera. Non ha mai - insiste Berlusconi - messo davanti degli ostacoli pretestuosi. A differenza di altri, sa che stare insieme è un valore molto alto. Sa che vanno messe da parte le ambizioni personali".

E poi il premier si rivolge direttamenta a don Gelmini: "Noi due siamo stati chiamati a superare diversi ostacoli e a difenderci da tutte le cattiverie che ci sono piovute addosso - ha detto - Le cattiverie sono venute da molte parti, anche da quelle impensate e più imprevedibili. Ma tu sarai in grado di difenderti anche per l’assistenza dei tuoi. Io non mi sono mai tirato indietro".

 

CAPEZZONE - Il portavoce del Pdl Daniele Capezzone bolla come espressione "della politica politicante più vecchia e logora" il vertice di maggioranza e invita il presidente della Camera Gianfranco Fini a domandarsi se a lui "fa più danni Tulliani o Bocchino?" "Anche oggi - scrive in una nota il portavoce del Pdl- Italo Bocchino ha fatto la sua parte: prima invocando un vertice secondo schemi propri della politica politicante più vecchia e logora, poi alludendo a una fantomatica volontà berlusconiana di distruggere Fini... A questo punto resta un solo fondamentale dubbio: ma a Fini sta facendo più danni Giancarlo Tulliani o Italo Bocchino? La gara tra i due sembra apertissima...".

 

E LE 'COLOMBE' DI FLI PRENDONO LE DISTANZE - "Assistiamo, ancora una volta, ad esternazioni che lasciano perplessi". È quanto dichiarano in una nota congiunta i parlamentari di Futuro e Libertà per l’Italia Mario Baldassari, Roberto Menia, Silvano Moffa e Pasquale Viespoli in riferimento alle ultime dichiarazioni DI Italo Bocchino. "È bene allora precisare che, per quanto ci riguarda, le dichiarazioni e le valutazioni espresse da taluni esponenti di Futuro e Libertà per l’Italia rappresentano personali prese di posizione, trattandosi di scelte non preventivamente discusse e decise nell’ambito dei rispettivi gruppi parlamentari. Noi continuiamo a ritenere, soprattutto in questa delicata fase, che la via più difficile ma più utile per il paese resti quella del confronto responsabile e rigoroso, anche se aspro, sui temi che interessano la vita quotidiana di milioni di famiglie e di milioni di imprese. Si ha, invece, la sensazione che, per i toni utilizzati, si punti a ottenere l’opposto di quel che si chiede. Un comportamento quest’ultimo, del tutto speculare a quello di altri all’interno del Pdl".