Roma, 1 ottobre 2010 - Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, vorrebbe una commissione parlamentare che indaghi sulle toghe per verificare se è vero ciò di cui lui è convinto, ovvero che "c’è un’associazione a delinquere nella magistratura" che "vuole sovvertire il risultato delle elezioni" ed "eliminare colui che è stato eletto dagli elettori".

 

In un video esclusivo di Repubblica.it ripreso l’altro ieri a via del Plebiscito, Berlusconi si intrattiene con dei simpatizzanti: "C’è un macigno che pesa sulla democrazia. Bisogna chiedere una commissione parlamentare che faccia nomi e cognomi e dica se, come credo, c’è un’associazione a delinquere nella magistratura.
Questo è il grave grave problema che incombe sulla nostra politica e sul paese".

 

PROCESSO MILLS - "E' una barzelletta". "Voglio dirvi una cosa sui giudici affinché abbiate la consapevolezza di quello che succede", afferma il premier. "C’è un processo - spiega - il processo Mills che è tutta una barzelletta e che sta arrivando alla prescrizione. Ma il pm di Milano De Pasquale, che è quello che ha attaccato Craxi, che ha fatto morire Cagliari che si è ucciso, visto che il processo Mills sta arrivando alla prescrizione si è inventato la seguente storia: il reato di corruzione, che in teoria potrebbe anche perfezionarsi quando c’è l’accordo fra corruttore e corrotto, sicuramente c’è quando il corruttore dà i soldi al corrotto. De Pasquale invece si è inventato che il reato di corruzione c’è soltanto quando il corrotto comincia a spendere i soldi. Quindi se il corrotto è uno che risparmia, il reato non è stato consumato. Questa è una cosa che potrebbe attribuirsi alla follia e alla fantasia di un pm di parte come De Pasquale".

 

“Ma la cosa drammatica, tragica - conclude Berlusconi - è che tre diversi collegi, il primo grado, il secondo e la Cassazione hanno asseverato questa tesi dimostrando quindi che c’è un accordo tra i giudici di sinistra che vuol sovvertire il risultato delle elezioni e attraverso quest’accordo, quest’interpretazione assurda della giustizia, vogliono eliminare colui che è stato eletto dagli elettori”.

 

CRITICHE A PM E CONSULTA - La sovranità del paese è "nelle mani dei pm di sinistra". "Quando esce una legge che al pm non va - spiega il premier - lui la impugna e la porta all’attenzione della Corte Costituzionale e la Corte Costituzionale la abroga. Ad esempio facemmo una legge in base alla quale un cittadino italiano sottoposto a un processo per un certo reato, quando veniva giudicato innocente, non poteva più essere chiamato in appello per lo stesso reato, come è previsto in tutte le maggiori democrazie, come l’America. Per i giudici invece è la prassi richiamarlo: al pm magari quella persona sta antipatica, magari ha un pregiudizio politico. Nel 95% dei casi quando uno viene assolto, poi viene richiamato in appello. Per i giudici è un lavoro, sono pagati per quello, per i cittadini è una rovina sia dal punto di vista familiare che economico".

 

“Era la legge più giusta - conclude Berlusconi - e il 90 per cento dei cittadini era d’accordo su questo. L’hanno abrogata i giudici della Consulta: undici a quattro e allora ditemi in che mani è la sovranità del paese? È nelle mani dei pm di sinistra. Scrutate il cielo perché ci sono gli angeli che stanno certamente vegliando su di noi e ci difendono dai giudici”.

 

"LEGGENDE METROPOLITANE" - "Io ho contro la sinistra, il centro, i giudici, i 'giornaloni". Berlusconi punta il dito contro "le leggende metropolitane" e spiega: "Ogni giorno sono costretto con Bonaiuti, che ormai si è rincoglionito su questo fatto, a dire che le affermazioni riferite al presidente del Consiglio e riportate sono tutte false". E sua Annozero dice: "Quando accendo la televisione, alla sera, e’ una cosa devastante. A parte che adesso e’ ricominciato AnnoZero ... non c’è alcun contraddittorio".

 

"IMPRENDITORI DELLA POLITICA" -  Il premier si scaglia contro personaggi "che hanno nell’attività politica l’unica loro professione. Hanno bisogno dei partiti come delle imprese proprie per avere i soldi dei gruppi in Parlamento, i soldi dello Stato per le elezioni, i finanziamenti, un giornale attraverso cui raccogliere i soldi.
Sono veri e propri imprenditori della politica".

 

"UNA RAGAZZA AL GIORNO" - "Io colleziono una storiella al giorno... e anche una ragazza al giorno".. Si tratta di un passaggio che non compare nel video, ma nello "sbobinato" integrale pubblicato sempre da Repubblica.it. Ai ragazzi che si offrono come futuri parlamentari, il premier risponde: "Sì, e allora mettetevi in lista che la prossima volta... metà donne, e poi tutti giovani... perché anche io lo dico: nel nostro partito di vecchio ci basto io, tutti gli altri devono essere giovani".

 

BARZELLETTA SUGLI EBREI - Eccola secondo il testo riportato dal sito: "Un ebreo racconta a un suo familiare... Ai tempi dei campi di sterminio un nostro connazionale venne da noi e chiese alla nostra famiglia di nasconderlo, e noi lo accogliemmo. Lo mettemmo in cantina, lo abbiamo curato, però gli abbiamo fatto pagare una diaria... E quanto era, in moneta attuale? Tremila euro... Al mese? No al giorno... Ah, però... Be’, siamo ebrei, e poi ha pagato perché aveva i soldi, quindi lasciami in pace... Scusa un’ultima domanda... tu pensi che glielo dobbiamo dire che Hitler è morto e che la guerra è finita?... Carina eh?".

ALTRO VIDEO SU L'ESPRESSO - Il sito dell’Espresso pubblica un breve filmato, 32 secondi, del presidente del Consiglio che, in visita in Abruzzo dopo il terremoto e prima del G8 - quindi tra aprile e luglio del 2009 - incontra alcuni militari.

 

Nel video manca l’inizio della barzelletta, ma si capisce comunque la situazione, ovvero una serata danzante: "Il cavaliere va dalla ragazza" scelta per ballare, "lei si presenta con il nome di un fiore al femminile", e l’uomo "risponde con il nome del fiore al maschile e si balla". Quindi, racconta Berlusconi, "un uomo si avvicina a una ragazza, ‘Margherita’. E lui ‘Margherito’, poi un altro si avvicina a un’altra ragazza, ‘Rosa’ e lui ‘Roso’. Un altro va verso Rosy Bindi, un po’ coperta nell’ombra, lei dice ‘Orchidea’ e si tira in avanti, lui la guarda e dice ‘’Orcod...’", con Berlusconi che simula lo spavento dell’uomo alla vista di Bindi, tra le risate dei presenti. Al termine della barzelletta, Berlusconi rivolge un invito ai presenti: "Oh, nessuno mi tradisca...". Invito non raccolto.