Roma, 1 ottobre 2010 - Silvio Berlusconi racconta una barzelletta su Rosy Bindi, con bestemmia finale. L’episodio è contenuto in un video pubblicato sul sito dell’Espresso, mentre il premier è in Abruzzo dopo il terremoto e prima del G8 de L’Aquila.

La storiella racconta di una festa da ballo in cui sono le dame a invitare i cavalieri, presentandosi a questi ultimi con il loro nome. Le donne si presentano presentandosi con il nome di un fiore e se l’uomo accetta di ballare risponde con lo stesso nome declinato al maschile.
Così, racconta Berlusconi, arriva una donna che si presenta come Margherita, e l’uomo accetat di ballare rispondendo ‘Margheritò. Una seconda dama dice "Rosa" e il secondo uomo accetta e risponde "Roso". Infine arriva Rosy Bindi, un pò coperta nell’ombra. Si fa avanti e dice ‘Orchidea'. Quando si mostra all’uomo questo si scansa inorridito e replica ‘Orchod..’.
La barzelletta sucita l’ilarità dei presenti e il premier chiude con una raccomandazione: "non traditemi eh...".

"Per tutto il giorno si è discusso della bestemmia di Berlusconi, ma chi ha visto l’edizione serale del Tg1 ha sentito parlare solo di una semplice barzelletta. Una censura del genere, anche se arriva dal ‘recidivo' Minzolini, è incredibile e scandalosa". Lo sottolinea Carlo Rognoni, del Partito Democratico.

IDV - "Una cattiva notizia per Berlusconi non è una notizia per il direttorissimo. La notizia del giorno, infatti, la bestemmia del presidente del Consiglio durante una visita in Abruzzo è stata cancellata dal Tg1". Lo ha affermato in una nota il portavoce dell Italia dei Valori Leoluca Orlando.
"Ormai possiamo dire che Minzolini è il terminator delle notizie. Il drammatico calo degli ascolti e di credibilità del suo telegiornale è solo una normale conseguenza del suo atteggiamento poco deontologico", ha aggiunto Orlando.

PD -"L’abilità censoria di Minzolini ormai non conosce più limiti". Lo Dichiara Vincenzo Vita (Pd), componente commissione Vigilanza Rai.
"Con un abile colpo di spugna - afferma in una nota - dall’edizione del Tg1 di stasera sono scomparse sia la bestemmia finale della barzelletta su Rosy Bindi sia l’indegna storiella sugli ebrei raccontata in strada a Roma. Quanto intende ancora abusare della pazienza nostra e degli utenti il direttore del principale telegiornale del servizio pubblico?", conclude il parlamentare.


FAMIGLIA CRISTIANA - "Silvio Berlusconi, dice che la barzelletta, costruita da chissà chi per insultare Rosy Bindi e comprensiva di bestemmia finale, circolava già in Parlamento e quindi raccontarla in pubblico non era peccato", ma "il rammendo è peggio del buco. Perchè dimostra che, come sempre, il Cavaliere pretende di tenere il piede in tutte le scarpe possibili. Nel caso specifico, quello del signore galante e del sessista da bar. Dello statista e del teppistello di periferia.
E, ancora peggio, del politico intriso di sentimenti cattolici quando si tratta di chiedere voti ma sostanzialmente estraneo al sentire cattolico in ogni altro momento della vita quotidiana". Lo afferma Famiglia Cristiana sul suo sito on line. Dal premier, lamenta il settimanale cattolico, "arriva uno dei più chiari esempi di quel ‘cristianesimo alla cartà o ‘cristianesimo usa e gettà che è oggi tra le piaghe più profonde della vita sociale del nostro Paese. Per raccontare l’ennesima barzelletta volgare sulle donne, il cavalier Berlusconi si dà alla bestemmia. Il capo del Governo si concede ciò che non è permesso ai calciatori".