Roma, 6 ottobre 2010 - Nasce il Fli e si scatena immediatamente la 'guerra' dei sondaggi sul peso reale - in caso di elezioni anticipate - del neonato partito di Fini. E mentre Crespi Ricerche accredita al neo-partito del presidente della Camera un buon 7,6%, i sondaggi in mano al Cavaliere lo fanno precipitare al 4%, con un consenso a Fini addirittura del 2,9%.

 

I DATI DI CRESPI - Gianmario Mariniello, direttore di Generazione Italia, presenta il Sondaggio realizzato da Crespi Ricerche in esclusiva per l’associazione finiana: "Un dato in crescita, dopo la lieve flessione della settimana scorsa: Futuro e Libertà arriva al 7,6%, il dato più alto da quando Crespi Ricerche tiene sotto osservazione Fli, il movimento ispirato da Gianfranco Fini che in questi momenti è in conclave a Roma. Un dato positivo, che conferma la felice intuizione del Presidente della Camera e che offre numerosi spunti di riflessione”.

“Così come sono da sottolineare - aggiunge il direttore di Generazione Italia - le pessime performance del Popolo della Libertà (28,5) e del Pd, in picchiata al 24,2. Due dati certamente non positivi per i principali partiti italiani, che confermano un trend negativo ormai in atto da mesi.

Bene invece la Lega Nord, a quota 13,5, che in una settimana guadagna più di un punto percentuale. Dato stabile per l`Udc, fermo al 6%, mentre perde addirittura un punto percentuale l`Italia dei Valori, crollata al 5,5. In questo quadro, Futuro e Libertà si pone come quarta forza del panorama politico italiano, con una centralità nemmeno lontanamente immaginabile qualche settimana fa”.
“Da evidenziare - scrive Mariniello - anche il 4% di Vendola, con Rifondazione Comunista ormai scomparsa a quota 1%, e il 3,5% di Beppe Grillo. Crescono gli indecisi, sempre più primo partito con il 41% degli intervistati. Silvio Berlusconi guadagna due punti di gradimento e supera il Governo: 45 a 44”.

 

ALTRE CIFRE SUL TAVOLO DEL PREMIER - Si sa quanto Silvio Berlusconi creda nei suoi amati sondaggi e così chi è andato a trovarlo ieri a palazzo Grazioli è uscito con gli ultimi dati sul tavolo del premier. Il consenso nei confronti del presidente del Consiglio, secondo i ‘report’ del Cavaliere, si attesta al 57%, la fiducia nel governo è al 42, il Pdl al 30,9 e il Pd al 25.

Il Capo del governo ai suoi interlocutori ha spiegato che se si andasse ad elezioni in questo momento a ‘vincere' sarebbe soprattutto l’astensionismo. Il premier infine assegna poche chances al partito di Fini. "Non supererebbe il 4%", ha sottolineato secondo quanto viene riferito. Basso, a detta di Berlusconi, quindi il gradimento per il soggetto politico del presidente della Camera che riscuoterebbe solo il 2,9% di consensi.

 

IL VERTICE PDL LEGA FLI - Intanto si è concluso in poco più di mezz’ora il vertice dei capigruppo della maggioranza sul rinnovo dei presidenti di commissione. Fumata bianca su tutta la linea: i presidenti uscenti saranno tutti confermati (compresi i finiani Giulia Bongiorno alla Giustizia e Silvano Moffa al Lavoro della Camera e Mario Baldassarri alle Finanze al Senato).

Intesa anche sul ddl di riforma dell’università. Secondo quanto hanno riferito i partecipanti alla riunione, il calendario dei lavori verrà accelerato, anche grazie a un altro vertice programmato per oggi con il ministro Mariastella Gelmini e i parlamentari di centrodestra di Camera e Senato che seguono il provvedimento, per concordare eventuali modifiche.