Roma, 19 ottobre 2010 - La commissione Affari costituzionali del Senato ha approvato - con 15 voti a favore e 7 contrari - l’emendamento del presidente Carlo Vizzini al Lodo Alfano costituzionale relativo alla sospensione dei processi alle alte cariche anche per fatti precedenti l’assunzione della carica.


Il testo della proposta di modifica, approvata dalla maggioranza, recita: "Al di fuori dei casi previsti dagli articoli 90 e 96 della Costituzione, i processi nei confronti del Presidente della Repubblica o del Presidente del Consiglio dei ministri, anche relativi a fatti antecedenti l’assunzione della carica, possono essere sospesi con deliberazione parlamentare secondo le disposizioni della presente legge costituzionale". I lavori della commissione sul Lodo proseguiranno nel pomeriggio di domani e giovedì.

 

VIA LIBERA DAL FLI - Futuro e Libertà darà il via libera al Lodo Alfano anche alla Camera. Lo assicura il coordinatore del movimento finiano Adolfo Urso, interpellato a Montecitorio. “La posizione di Fli l’ha espressa Saia in Senato - spiega Urso - e noi ci riconosciamo in quella linea. Alla Camera non ci saranno diverse valutazioni, non c’è alcuna conflittualità”.

"Le polemiche sul Lodo Alfano fatte dalle opposizioni sono strumentali, create ad arte per avvelenare il clima politico. Il Lodo Alfano già una volta è stato votato da tutta la maggioranza in Parlamento. Ora, dopo l’esigenza prospettata dalla Consulta di procedere con legge costituzionale, il provvedimento è in discussione al Senato con alcune modifiche che lo rendono ancor più restrittivo togliendo l’automatismo sulla sospensione dei processi, prevedendo la necessità di un voto parlamentare e la rinunciabilità da parte dell’interessato", dichiara Federico Bricolo, presidente dei senatori della Lega.
"È stata anche tolta la facoltà ai ministri di avvalersi della norma e i reati non vengono prescritti ma si interviene solo sulla sospensione momentanea dei processi. Il testo, inoltre, è in linea con provvedimenti già in vigore in altri Paesi europei a cominciare dalla Francia", conclude.
 

 DI PIETRO: SMASCHERATO FINTO LEGALITARISMO -  Il voto di Fli al Senato sul Lodo Alfano costituzionalizzato “smaschera il finto ritorno alla legalità di Fli”, secondo il leader di Idv Antonio Di Pietro. Dall’incontro tra Fini e Alfano, dice, “non mi aspetto nulla, oggi è stato smascherato questo finto ritorno alla legalità di Fli. Facciamo un ulteriore, estremo, appello al presidente Fini affinché dica ai suoi al Senato e poi alla Camera di non cedere a questo che oggi sembra un ricatto o una compravendita. Alla Camera vogliamo guardare in faccia uno per uno gli esponenti di Fli”.

“Cosi’ si prepara la strada dell’immunità per Berlusconi se andrà al Quirinale”, attacca il senatore Idv, Francesco ‘Pancho’ Pardi commentando l’approvazione in commissione Affari costituzionali dell’emendamento del relatore Vizzini al lodo Alfano che prevede la sospensione dei processi a carico del presidente della Repubblica e del premier anche per fatti antecedenti all’assunzione della carica.
 

“Dopo l’approvazione dell’altro emendamento Vizzini, che equipara presidente della Repubblica e presidente del Consiglio nell’esigenza dello scudo e che lo allarga anche ai reati extrafunzionali, il quadro e’ completo- aggiunge Pardi- resta pienamente valida la domanda che ho posto tempo fa in Aula rivolgendomi al premier, e cioe’, lei vuole l’immunita’ per andare al Quirinale o andare al Quirinale per l’immunita’?”.

 

 

BERSANI: VERGOGNA - "Mi sembra che viaggiamo ai limiti dell’assurdo", dice il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, parlando con i cronisti alla Camera a proposito della norma approvata in commissione Giustizia al Senato che rende retroattivo il lodo Alfano per cui i processi nei confronti del Presidente della Repubblica o del Presidente del Consiglio, anche relativi a fatti antecedenti l’assunzione della carica, potranno essere sospesi con deliberazione parlamentare.

"È assolutamente indecorso e vergognoso pensare di procedere ad assoluzioni per via parlamentare e costituzionale. Il Pd -sottolinea Bersani- darà battaglia, faremo le barricate con tutte le forze che abbiamo".

Quanto al voto da parte di Fli della norma sulla retroattività del Lodo Alfano dimostra “un grosso deficit di coerenza - commenta Bersani - Loro hanno sempre detto che avrebbero votato il Lodo Alfano” ma io trovo che “anche una norma costituzionale fatta nel pieno di una vicenda che riguarda una persona, resta una legge ad personam”.
“Evidentemente - sottolinea poi Bersani - Fli non fa questa valutazione, a me sembra un elemento di incoerenza”.

 

 ANCHE FINOCCHIARO ALL'ATTACCO -  Dura presa di posizione della presidente dei senatori del Pd Anna Finocchiaro: “Il sì che è stato votato in prima commissione all’estensione della copertura del lodo Alfano ai reati commessi prima delle assunzioni delle cariche di presidente del Consiglio e di presidente della Repubblica - denuncia Finocchiaro- è l’ennesimo schiaffo alla giustizia del nostro Paese. Siamo ancora una volta di fronte ad una maggioranza, tutta, perché anche gli esponenti di Fli e Mpa hanno votato a favore, che fa finta di discutere di riforma della giustizia ma che in realtà si preoccupa sempre e comunque di tutelare compattamente gli interessi e il destino di una sola persona: Silvio Berlusconi. È una cosa vergognosa”.