Milano, 2 novembre 2010 - "Ho un problemino, avrei da sistemare in qualcuno di questi stand una certa Ruby": lo ha detto scherzando Berlusconi rivolto all'ex direttore generale della fiera, Costantino Ruggero, questa mattina all'inaugurazione del 68esimo salone del ciclo e motociclo alla Fiera di Milano-Rho. L'ex manager ha replicato alla richiesta del premier: ''ci penso io''.

Ed è un premier scatenato, quello che parla al convegno inaugurale di Eicma: "Meglio appassionato di belle ragazze che gay" ha detto. E ancora: "Non leggete i giornali perché vi imbrogliano, vedrete che si concluderà con una tempesta di carta". Berlusconi ha spiegato che il suo intervento a favore della ragazza marocchina, diventata ieri maggiorenne, è stato "null'altro che un atto di solidarietà da parte del presidente del Consiglio, che mi sarei vergognato di non fare".

LE REAZIONI - Le reazioni sono state immediate: "Il posto ideale per Berlusconi non è certo palazzo Chigi ma una bettola di periferia", dice in una nota il presidente dell’Italia dei valori Antonio Di Pietro. Per Anna Finocchiaro, capogruppo dei senatori Pd, Berlusconi "è un uomo che non è all’altezza di governare il nostro Paese: siamo di fronte ad un irresponsabile che vuole sembrare forte e baldanzoso - aggiunge - ma che invece è arrivato, in modo triste e squallido, alla fine della sua parabola politica. L’urgenza delle sue dimissioni e della fine del suo esecutivo è ogni giorno più evidente". Mentre l'Italia vive una crisi "drammatica", Berlusconi continua a proporre la sua cultura "machista" che vede "la donna come un dopo lavoro del maschio e gli omosessuali che devono essere disprezzati", dice il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani. "Con i minorenni, poi, si può ragionare così: li salvo dalla polizia per salvare me stesso e dopo li metto sulla strada".


Sdegnata la risposta degli omosessuali, che accusano il presidente del Consiglio di omofobia: l’Arcigay definisce Berlusconi "machista e volgare" e chiede le sue scuse. "Tutta la campagna contro l'omofobia promossa dal ministero delle Pari opportunità è stata vanificata dalla solita battuta di pessimo gusto del premier di stampo omofobo. Mi auguro di vivere in un paese dove ci sia un premier che rispetti la dignità e la vita di tutti i suoi connazionali", è il commento di Vladimir Luxuria.

E anche gli alleati-antagonisti di Futuro e Libertà non risparmiano critiche: "parole inaccettabili - dice Chiara Moroni - così alimenta l’odio". "Al posto di Berlusconi mi vergognerei. Sentire nel 2010 queste battute è qualcosa di deprimente. Fossi in lui, per lui stesso, per la sua famiglia, per i suoi figli, me ne andrei dal Paese", dice ai microfoni di Cnrmedia il deputato di Futuro e libertà, Luca Barbareschi. "A Berlusconi vorrei fare una domanda -continua Barbareschi- , se avesse un figlio gay, come si comporterebbe? Se ne vergognerebbe, se ne dispiacerebbe? O gli vorrebbe bene comunque? Rispetterebbe la sessualità diversa di suo figlio oppure no?".

''C'e' una destra diversa. Una destra che non ci sta, a usare pregiudizi e oscenita' di varia natura per stuzzicare i bassi istinti di un paese. Una destra che esige dal capo del governo decenza, sobrieta', impegno per il paese, rispetto. Rispetto per la carica che ricopre. E soprattutto rispetto per tutti i cittadini, che ha l'onore e il dovere di rappresentare: dai credenti agli ebrei, dalle donne ''non disponibili'' ai gay. Ecco, quest'ultima triste uscita, volgare e banale, non fa che rendere sempre piu' evidente quel solco culturale, non fa che acuire l'insofferenza per uno ''stile'' sempre piu' indigesto, sempre piu' sconfortante''. Cosi' Ffwebmagazine (www.ffwebmagazine.it), periodico online della Fondazione Farefuturo, commenta l'ultima battuta del premier.

Interviene anche Italo Bocchino: "Ognuno decide chi frequentare nella vita e anche come esprimersi rispetto a questioni importanti come l’omofobia. Il presidente del Consiglio ha scelto un modo un po' rude per esprimersi e ovviamente non può essere condiviso". E ancora: "È evidente -aggiunge- che la questione relativa ad eventuali, presunte pressioni sulla Questura di Milano per il rilascio e l’affidamento ad una politica, che poi non si è occupata, di questa ragazza che era fermata per un furto e che è in Italia senza esserci regolarmente, ci preoccupa molto, perchè non bisogna fare un uso disinvolto di un ufficio così importante come quello di presidente del Consiglio".

"Una battuta omofoba è già, nel 2010, un evento triste. Quando a pronunciarla è il capo del governo di un paese democratico lo è ancora di più". Lo scrive Italia Futura, l'associazione di Luca
Cordero di Montezemolo, sul suo sito commentando le parole del premier Silvio Berlusconi contro i gay. "Ma - si legge ancora - se quel paese democratico è la nazione che è cresciuta meno al mondo negli ultimi dieci anni (solo Haiti ha fatto peggio, decrescendo), va ricordato che anche battute da caserma pronunciate da membri del governo alimentano questa stagnazione economica".

Tenta una difesa il ministro delle le Pari Opportunità, Mara Carfagna: "Quella Berlusconi è stata una battuta, la chiusa di un discorso serio, di ben altro tenore. Il Presidente del Consiglio non intendeva assolutamente, nè ha mai inteso, offendere le donne o gli omosessuali. Questo governo, anzi, ha il merito di essersi impegnato, come nessuno prima, contro le discriminazioni nei loro confronti. Proprio per non oscurare tutto questo lavoro, frutto di un impegno costante e condiviso dell'intero esecutivo, sarebbe opportuno che ciascuno di noi si astenesse dal fare battute», conclude il Ministro.

"E' una battuta arcaica e infelice, è imbarazzante che si continui a parlare in questo modo degli omosessuali, è un atteggiamento che ritengo idiota":  ha detto l’attrice Julianne Moore durante la conferenza stampa del film ‘I ragazzi stanno bene', che sarà presentato oggi fuori concorso al Festival internazionale del film di Roma. La quarantanovenne attrice americana questa sera riceverà il ‘Marc’Aurelio d’oro'. "E' un peccato che qualcuno la pensi in questo modo - ha aggiunto - viviamo in un’epoca in cui è ormai chiaro che l’orientamento sessuale ha una natura biologica e dire che c’è qualcosa di male è un commento infelice e imbarazzante". ‘I ragazzi stanno bene' racconta la storia di una coppia formata da due donne lesbiche che hanno figli e vivono una situazione assolutamente normale per una famiglia.  

 

IL DISCORSO ALL'EICMA - "Prima o poi questa crisi deve passare, non si tratta solo di una crisi economica ma è strutturale" ha detto il premier intervenendo al convegno inaugurale dell'Eicma, sottolineando come uno dei problemi di questa crisi sia da ricercare "in nuovi mercati come la Cina. Se ci pensiamo - ha proseguito il premier - questo paese aumenta ogni anno di 23 milioni di unità la forza lavoro e in tre anni pareggia la forza lavoro creata complessivamente da Italia, Francia e Gran Bretagna". La Cina che ha già superato l'economia giapponese presto "supererà anche quella degli Stati Uniti ed è - ha concluso Berlusconi - un grande mercato da conquistare".
 

I GOL DEL GOVERNO - Nonostante gli "attacchi", il governo "ha segnato una marea di altri gol a nostro favore" nell'ultimo vertice con i capi di Stato e di governo. Questo, sottolinea Berlusconi, in risposta a chi dice che "il governo non avrebbe idee chiare e non produrrebbe". Berlusconi rivendica di aver chiesto "un fondo permanente europeo per i paesi che potrebbero andare in default, la Germania era contraria, ma noi abbiamo convinto la signora Merkel". Il premier inoltre sostiene di essere "riuscito a introdurre" nel nuovo patto europeo "che si giudichi il debito pubblico aggregato con la finanza privata". Infine, la difesa comune. Un punto sul quale Berlusconi insiste a livello europeo e che porterebbe "un risparmio di bilancio di oltre il 50%", senza considerare che poi l'Europa con un esercito comune avrebbe "un'armata superiore a quella degli Stati Uniti".

INTERCETTAZIONI - 'Il governo intende ripresentare al Parlamento una legge per regolamentare le intercettazioni''ha detto Berlusconi sottolineando che ''questo tema è nel cuore degli italiani: abbiamo dei sondaggi che lo dicono''. La legge, ha spiegato Berlusconi, conterrà tre punti: ''l'ultilizzo di questo strumento dovra' essere limitato al terrorismo internazionale, alle organizzazioni criminali, alla pedofilia e agli omicidi; le intercettazioni non potranno essere prodotte come prove ne' dalla accusa ne' dalla difesa; chi pubblichera' il testo di intercettazioni dovra' subire un fermo del suo media da 3 a 30 giorni".