Roma, 10 novembre 2010 - Trecento milioni per il Veneto alluvionato e stop al pagamento delle rate dei mutui per quanti sono stati colpiti dal disastro naturale. Lo ha annunciato il premier Silvio Berlusconi nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi.

Per i Comuni del Veneto e per la Protezione Civile arrivano trecento milioni, con un atto di palazzo Chigi, scandisce il premier sottolineando la “risposta immediata” del Governo, “sulla base di un inventario provvisorio. Poi ci sarà un inventario organico e nel caso saranno destinate altre somme”. In particolare, aggiunge il premier, "L’Europa ha un fondo per le calamità naturali, già entrato in funzione per L’Aquila e l’Abruzzo, e in totale ci è stata elargita una somma importante, di 498 milioni di euro".

Il presidente del Consiglio annuncia anche che sarà Tajani "il nostro tramite" e che "è stata già concordata una visita della Commissione europea per questo venerdì".

Certo, da una prima stima effettuata, serviranno circa "un centinaio di milioni di euro" per fronteggiare i danni subiti dai territori colpiti dall’alluvione in Veneto, spiega il governatore Luca Zaia al termine di un vertice a palazzo Chigi. Ma, complessivamente, per Zaia serviranno "intorno ad un miliardo di euro, comprendendo anche le opere idrauliche per il futuro. Con questi primi 300 milioni - conclude Zaia - diamo già linfa vitale alla nostra comunità".

  

CONTESTAZIONI NEGATE - "I giornali dicono che sono stato contestato in Veneto e in Abruzzo. Lo ribadisco, i giornali imbrogliano", sottolinea Silvio Berlusconi in una conferenza stampa a Palazzo Chigi. "Ieri sono andato in Veneto per fare il punto della sitauzione sul maltempo e poi in Abruzzo dove a L’Aquila in un teatro ricolmo di gente ho consegnato 18 medaglie d’oro a chi si è distinto per la ricostruzione post sisma - spiega il premier - Eppure questa mattina leggendo i giornali vedo i titoli che dicono ‘Berlusconi contestato in Veneto e in Abruzzo'. Io invece non mi sono acocrto di nulla, sono stato accolto benissimo". 

Posizione in qualche modo contraddetta dalle parole di Zaia, che in conferenza stampa - riguardo alle contestazioni -  ha detto: "Come padrone di casa chiedo scusa per quello che è successo, voglio ribadire che i veneti sono con noi".

 

GALAN MINIMIZZA - "C’è un po' di piagnisteo eccessivo in qualche accento dei miei concittadini", dice però il ministro delle Politiche agricole ed ex presidente del Veneto Giancarlo Galan in merito alle lamentele giunte dal Veneto in seguito alle esondazioni e delle critiche sull’operato del governo per gestire gli effetti del maltempo. "Non sono soli e non sono mai stati soli", prosegue Galan, precisando che "adesso occorre procedere con calma e senza isterismi, senza dire cose che non hanno senso, valutare i danni e vedranno che lo Stato non li lascerà soli".

 

MALTEMPO AL SUD - Intanto il maltempo si è spostato al Sud, investendo soprattutto la Campania. Ingenti i danni: mille le persone evacuate in provincia di Salerno e colture agricole completamente distrutte.

Il Vallo di Diano, vasto comprensorio a sud di Salerno, si è trasformato in una sorta di grande lago a causa della violenta ondata di piogge e per l’esondazione del fiume Tanagro. Moltissimi i fabbricati allagati. Al lavoro per tutta la notte e ancora questa mattina le squadre dei Vigili del Fuoco ed i carabinieri della compagnia di Sala Consilina.

Le campagne comprese tra i territori comunali di Sala Consilina, Teggiano e San Rufo sono completamente allagate ed impercorribili sono tutte le relative strade interpoderali. Numerosi animali vagano per le campagne dopo essere fuggiti dalle stalle tutte allagate.

Un giovane e due soccorritori sono stati salvati in località Ponte Barizzo a Capaccio dopo essere rimasti aggrappati al tronco di un albero sul fiume Sele esondato. Il giovane si trovavano a bordo del gommone ribaltatosi in seguito al tentativo di salvare alcuni capi di bestiame finiti nel fiume mentre i due soccorritori, a bordo di un acquascooter, avevano cercato di metterlo al riparo, finendo però anche loro in acqua.