Roma, 24 novembre 2010 - Protesta in aula alla Camera per “l’indifferenza del governo di fronte all’emergenza rifiuti a Napoli” il deputato di Idv Francesco Barbato, che lascia un sacchetto di immondizia sul banco dell’esecutivo a Montecitorio.


Un gesto che gli è costato l’espulsione decisa dal presidente Gianfranco Fini. “Uscendo - lamenta il deputato dipietrista - sono stato aggredito da alcuni parlamentari, credo del Pdl. Uno di loro mi ha dato diversi schiaffi, colpendomi all’occhio sinistro”.


"A Napoli e provincia c’è un’emergenza
vera, di fronte alla quale il governo è assente - denuncia Barbato - anzi chi ne parla viene considerato un mistificatore, come è accaduto ieri sera a Ballarò. Porterò 1, 10, 1.000 sacchetti alla volta sul tavolo del governo che non può essere assente di fronte a tutto questo”.


“Governo e Parlamento - gli fa eco Antonio Di Pietro - devono affrontare al più presto il problema spiegando in modo trasparente come stanno i fatti, non con le aggressioni, rifiutando il dialogo e con le menzogne di Berlusconi. Ci sono 20 anni di responsabilità che coinvolgono tutta la classe politica”.

Di Pietro anticipa anche che lunedì i parlamentari di Idv saranno a Chiaiano e Terzigno per portare “la loro solidarietà e denunciare la pubblica indifferenza”.

 

BARBATO IN OSPEDALE - Il deputato Idv, Francesco Barbato, è stato stato trattenuto per accertamenti al Policlinico Gemelli, dopo aver subito una "aggressione" presumibilmente da parte di un collega del Pdl.
Per la sua protesta Barbato era stato espulso dall’aula dal presidente Fini, ma nelle concitate fasi della sua contestazione sarebbe stato affrontato in modo violento da un altro deputato.

In una nota Idv si sottolinea come Barbato sia atato ricoverato in ospedale "per essere sottoposto a elettrocardiogramma e altri accertamenti cardiaci, perché accusa forti dolori intercostali. È opportuno , secondo i medici, verificare se il dolore al petto sia insorto a seguito dei colpi subiti in Aula oppure è da riferirsi a problemi cardiaci".

 

BOSSI - ''L'unico che in questa vicenda può dire qualcosa è Berlusconi perché ha dimostrato di saper fare. Io mi chiedo perché la magistratura non intervenga sul sindaco di Napoli''.  Lo afferma il ministro delle Riforme Umberto Bossi parlando dell'emergenza rifiuti. ''Il rischio - afferma Bossi - è che dovunque li porti, scateni il casino. Bisogna colpire chi è responsabile, cioè il sindaco di Napoli''.

 IERVOLINO - ''Ho le mani e la coscienza pulite''. Così il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, risponde al ministro Umberto Bossi. ''Intervenga pure la magistratura - afferma il sindaco - lasciate perdere Bossi... Io non ho alcun problema. Se Bossi vuole essere preciso dica anche quale norma avrei eluso o quale reato avrei commesso. Sono strapulita''.