ROMA, 25 novembre 2010 - Francesco Barbato (Idv) sospeso per sei giorni, Carlo Ciccioli (Pdl) per sei: è questa la decisione adottata dall’ufficio di presidenza della Camera, dopo il parapiglia di ieri nell’aula di Montecitorio dove l’esponente dipietrista aveva tirato fuori un sacchetto di immondizia, provocando la dura reazione di alcuni deputati della maggioranza, fra i quali Ciccioli, che secondo Barbato gli avrebbe dato quattro o cinque schiaffi.
 

In un primo momento il collegio dei deputati questori aveva proposto otto giorni per Barbato e due per Ciccioli. Nel corso della discussione, il questore Gabriele Albonetti (Pd) ha fatto notare che sarebbe stato opportuno evitare un provvedimento sanzionatorio tanto lungo da impedire ai due deputati di prendere parte al voto sulla fiducia al Governo previsto per il 14 dicembre.

 La questione posta è stata ritenuta “di buon senso” dal presidente Gianfranco Fini, il quale, anche considerando la possibilità che i gruppi chiedano una pausa nei lavori per il ponte dell’8 dicembre, ha poi adottato le sanzioni di sei e due giorni.

 

BARBATO - “Ringrazio Fini per la sospensione perche’ mi da’ la possibilita’di andare ai Caraibi. Vado a San Martin, porto mia moglie e pago io... Fini ci dicesse invece chi paga quando ci va lui...”. Lo dice il deputato Idv, Francesco Barbato, dopo la sospensione ricevuta come punizione per aver portato l’immondizia in aula, ieri, per sollecitare l’intervento del governo a Napoli. Mentre usciva dall’aula oggi Barbato ha mostrato la foto dei rifiuti di Napoli e dalla maggioranza qualcuno gli ha gridato “scemo, scemo”. Gazzarra censurata dal presidente di turno, Rosy Bindi.