Roma, 8 dicembre 2010 - I malati, i transfughi, i traditori, le partorienti, gli assenti diplomatici: è un gigantesco suk di trattative, promesse, abboccamenti e ammiccamenti quello che in queste ore deforma la politica e conferma i vizi e le storture della Casta. A mano a mano che il B.day si avvicina - 14 dicembre, voto di fiducia, a Montecitorio aservono 316 voti a Berlusconi per sfangarla ancora una volta - la cronaca del Palazzo si arricchisce di continui colpi di scena. Sulla carta, al momento Pdl e Lega, nonostante il soccorso dei repubblicani di Nucara, dell'Alleanza di Centro di Pionati, dei "Popolari per l'Italia di Domani" di Romano e di Noi Sud di Iannaccone (fuoriusciti da Mpa e Udc) si fermano a quota 307. Per avere la fiducia ne mancano nove.  Corteggiatissimo il Gruppo Misto, non ancora schierato, che conta una quindicina di deputati. Domani a Montecitorio, conferenza-stampa del deputato dell'Idv, Domenico Scilipoti, assieme ai deputati del gruppo Misto, Massimo Calearo e Bruno Cesario, pronti al grande salto pro Silvio. I dipietristi sonon scossi dal caso Scilipoti, medico di Patti, in provincia di Messina, che dichiara: ''Fino a quando saro' nell' Idv votero' in conformita' con il mio gruppo e se le cose dovessero cambiare faro' delle scelte per l'interesse del Paese'' . TRadotto in italiano, sta per passare dall'altra parte della barricata, scatenando le ire di Di Pietro.

Per quanto riguarda Calearo, imprenditore veneto uscito dal Pd e ora al Misto e Cesario di Portici, anche lui uscito dal Pd e passato all' Api prima di approdare al Misto, a Montecitorio c'e' gia' chi li considera 'patrimonio' della maggioranza. Se domani i tre faranno outing, per il premier la maggioranza salira' a 310 voti.


Il pressing berlusconiano continua sulle minoranze linguistiche con il corteggiamento di Siegfried Brugger, Karl Zeller e Nicco Rolando Roberto. La Svp e' in trattative per il nuovo carcere di Bolzano e pare abbia ricevuto
assicurazioni in merito, mentre non sembra andar bene la trattativa con i tre deputati liberaldemocratici visto che l'incerto Maurizio Grassano sarebbe orientato a non dare la fiducia. Intanto i sei deputati radicali, eletti nelle liste del Pd, abili nel creare ''attenzione'' su di loro non hanno ancora detto come voteranno il 14 dicembre e avanzano richieste.

In vista di quel giorno, il centrodestra spera anche nelle defezioni: potrebbero assentarsi per motivi di salute tre deputate in stato interessante: Giulia Bongiorno e Giulia Cosenza (entrambe del Fli) e Federica Mogherini del Pd. ''Se Berlusconi spera nella malattia di qualche deputato, siamo alla disperazione'' aveva detto ieri Gianfranco Fini. Ma forse, il disperato è lui.

 

NAPOLITANO: NESSUNO PUO' PREVEDERE IL FUTURO 

Il seguito nessuno è in grado di prevederlo”: così il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha risposto ai giornalisti che al termine della sua visita alla Pinacoteca di Brera, a Milano, gli chiedevano se l’approvazione di ieri della legge di stabilità finanziaria facesse sperare in un percorso condiviso per l’eventuale crisi di governo.

“Nessuno è in grado di prevederlo - ha sottolineato Napolitano - può farlo solo chi ha una speciale sfera di cristallo. Non credo ci sia un nesso fra la conclusione dell’iter della legge di stabilità e la crisi politica. Siamo riusciti a chiudere questa fase perchè era interesse comune del Paese". L’approvazione ieri della legge di stabilità, in anticipo rispetto alla discussione della crisi politica, così come lui aveva auspicato, "era essenziale per dare il senso di un forte impegno per la stabilità finanziaria dell’Italia in un quadro così perturbato quale è quello europeo".

“Adesso - è stata la conclusione del presidente della Repbbulica - si apre un altro capitolo. Vedremo insieme come andrà a finire”.