Roma, 21 dicembre 2010 - "Sapevamo che il ministro Bondi fosse un poeta ma da oggi sappiamo che è anche un bravo pianista": l’Idv al Senato invita, per bocca del capogruppo Felice Belisario, il ministro per i Beni Culturali a dimettersi perchè ‘beccato' e filmato con il telefonino dal senatore Stefano Pedica a votare per il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi.

 Dopo aver ricordato che il voto per delega non è ammesso e che l’esercizio del voto è «personale», Belisario ha chiesto l’annullamento delle votazioni mattutine sul ddl di riforma dell’università ai sensi dell’articolo 118 del regolamento di Palazzo Madama.

"Bondi, non vergognandosi di quello che ha fatto durante la sua gestione al ministero, oggi ha votato per un suo collega di governo.  Un ministro sotto sfiducia ha ritenuto di fare cadere ancora più in basso il decoro del Parlamento. Tutti i siti web dei principali quotidiani italiani mostrano il vergognoso imbroglio del ministro che bara al momento del voto".


"Per questo chiedo l’annullamento
delle votazioni di questa mattina e chiedo sia convocata con urgenza la Giunta per discutere di questo punto e valutare se non sia il caso di installare, come è già avvenuto alla Camera, un sistema di votazione con il riconoscimento delle impronte digitali. Quanto al ministro Bondi -ha concluso il capogruppo Idv- se gli è rimasto un minimo di orgoglio si dimetta".

La presidente di turno del Senato, Rosi Mauro, risponde no alla richiesta di annullamento del voto: le votazioni in aula vanno annullate "immediatamente", spiega, e non è possibile agire a posteriori.