Berlino, 12 gennaio 2011 - "Non c'è nessun pericolo per la stabilità di Governo qualunque sia l’esito della decisione della Corte Costituzionale". Lo assicura il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, alla vigilia della sentenza della Consulta sul legittimo impedimento.

Berlusconi ricorda, riferendosi alla norma all’esame della Corte, di non averla "mai richiesta". "E' un’iniziativa portata avanti dai gruppi parlamentari -spiega -. Io sono naturalmente e totalmente indifferente al fatto che ci possa essere un fermo o meno nei processi che considero processi assolutamente ridicoli".

Il presidente del Consiglio torna sulle sue vicende processuali sollecitato da una domanda nel corso della conferenza stampa congiunta convocata al termine del vertice bilaterale Italia-Germania con il cancelliere, Angela Merkel. E ribadisce che si tratta di processi "su fatti per i quali ho avuto modo di garantire, giurando sui miei figli e sui miei nipoti, che sono inesistenti".

Poi rincara la dose sui magistrati. "Io spiegherò agli italiani - dice - di che cosa si tratta: verrà fuori quella che è la patologia, ne ho parlato col cancelliere Merkel, della nostra democrazia, per la presenza di un ordine giudiziario che si è trasformato in potere giudiziario esorbitando da quello che è il suo alveo costituzionale".

Il premier ribadisce anche che non c’è all’orizzonte una manovra di aggiustamento dei conti pubblici italiani "I conti migliorano - dichiara - non vediamo ad oggi nessun rischio di questo tipo".